Grazie alla Ue la lavoratrice ha diritto a essere considerata presente ai fini della progressione automatica prevista dal Ccnl: altrimenti è penalizzata rispetto a uomini e colleghe senza figli – Sentenza, 11 marzo 2018
Addio discriminazioni contro le lavoratrici madri grazie alla direttiva 2006/54/Ce.
Il datore non può negare alla dipendente lo scatto automatico previsto dal Ccnl evitando di calcolare i periodi di assenza per i congedi di maternità e parentali: la donna ha invece diritto ha essere considerata presente in servizio ai fini della progressione automatica assicurata dal contratto collettivo, altrimenti è penalizzata nella carriera rispetto agli uomini e alle colleghe senza figli.
È quanto emerge dalla sentenza 841/18, pubblicata dalla sezione lavoro della Corte di appello di Venezia (presidente Roberto Santoro, relatore Umberto Dosi).