Il volume si propone quattro obiettivi. Primo: esplorare l’evoluzione della normativa sull’inclusione lavorativa, dalla parità di genere e generazionale al collocamento mirato dei disabili. Secondo: far luce sulla certificazione per la parità di genere introdotta dalla legge n. 162 del 2021, sulle Linee Guida Uni/PdR 125:2022 che la sorreggono e sugli importanti benefici che derivano per le organizzazioni che la conseguono: decontribuzione, premialità negli appalti pubblici, riduzione della relativa garanzia fideiussoria ma anche crescita reputazionale. Terzo: decifrare l’impatto che l'”esclusione” lavorativa genera sul terreno della salute e sicurezza del lavoro, a partire dai rischi bio-psico-sociali. Quarto: indagare sulle soluzioni che imprese e sindacati hanno già messo in campo per superare le sfide dell’inclusione lavorativa, come le politiche sul welfare e sullo smart working che garantiscono un’efficace conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ma anche le potenzialità “inclusive” di strumenti come il food. Il fil rouge che attraversa il volume è l’idea che la legge, solitaria, omologatrice, generale ed astratta, abbia mancato di realizzare lo scopo ultimo dell’inclusione dei lavoratori: la soddisfazione dei relativi personali bisogni. Le riflessioni dell’autore sono impreziosite dalla prefazione del gesuita Francesco Occhetta, professore presso la Pontificia Università Gregoriana e dalla postfazione della professoressa Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia del Governo Draghi.