Divorzio breve, matrimonialisti in campo: «Mentre alle Camere si litiga le coppie vanno all’estero», 6 giugno 2012

da | Giu 13, 2012 | Anno 2012


Divorzio breve, matrimonialisti in campo: «Mentre alle Camere si litiga le coppie vanno all’estero»
L’Ami denuncia il turismo di “fine nozze”: in Romania pacchetti completi, 4 mila euro per sciogliere il vincolo. «Da noi tempi biblici»

Mentre Sagunto brucia a Roma si discute ancora. Ma non c’è bisogno di tornare ai tempi degli antichi latini e delle guerre puniche per ricordare che, spesso, i tempi di decisione della politica sono enormemente più lunghi rispetto ai ritmi del Paese reale. E sul fronte dei diritti civili l’Italia si trova molto indietro rispetto ai partner comunitari. Prendiamo, ad esempio, i problemi delle coppie: «Mentre il legislatore italiano sta decidendo sul varo del “divorzio breve”, tra un mare di polemiche e contrapposizioni i nostri connazionali stanno ingrossando il fenomeno tutto italiano del turismo divorzile». Lo denuncia Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione avvocati matrimonialisti italiani (Ami). E i dati sono allarmanti. «Specie in Romania – riferisce Gassani – stanno sorgendo come funghi vere e proprie agenzie, del tutto lecite, che invitano gli italiani a divorziare all’estero. Costo dell’operazione in Romania è di circa 3.500 euro. In Spagna i prezzi si aggirano intorno ai 7 mila euro, in Francia 13 mila, in Inghilterra 15 mila. In Romania in particolare ci sono “i pacchetti tutto compreso”: le agenzie, con una spesa di 4 mila-4.500 euro si occupano di tutto: viaggio, soggiorno, pratiche per chiedere la residenza in loco per il periodo necessario al divorzio, assistenza legale, interprete. Si calcola – informa Gassani – che negli ultimi sette anni circa 9 mila coppie hanno adito il giudice straniero per ottenere il divorzio, ma i numeri sono destinati ad aumentare perché in Italia 4 coppie su 10 finiscono in Tribunale».