Manca ormai poco alle elezioni regionali, 12/13 febbraio 2023, che vedono protagoniste quattro importanti regioni come Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Molise.
Non sfugge l’importanza di questo voto che andrà ad eleggere da parte dei cittadini i candidati a svolgere questo importante incarico istituzionale.
Alle Regioni ed ai suoi organismi infatti spettano importanti decisioni in merito alla pianificazione del territorio regionale e la sua mobilità, migliorare o aumentare le infrastrutture, organizzare la diffusione dei servizi sanitari e sociali, di promuovere e favorire la crescita dello sviluppo economico in ambito regionale.
Perché si realizzi al meglio questa politica, è necessario poter scegliere i candidati per merito, competenza e radicamento territoriale.
I cittadini hanno sempre più bisogno di risposte ai loro bisogni di salute e di lavoro, di minore burocrazia territoriale e migliori servizi, trasporti, scuole e ambiente.
E questi sono anche i temi che sono stati sollevati da tempo dalle donne in ogni ambito. Le loro richieste non sono, necessariamente o erroneamente, legate alla sfera della famiglia ma certamente trasversali, concrete e propositive.
Una sensibilità, la loro, valore aggiunto di genere che può andare ad integrare-riavviare il motore della crescita e della trasformazione di cui un sistema regionale necessita. Il loro modo di approcciarsi alla politica contiene elementi di differenza non formale ma sostanziale che potrebbe completare lo svolgimento di tale rinnovamento.
Come ha sostenuto il Prof. Stefano Zamagni, docente ordinario all’Università di Bologna, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali: «La diffusione sempre più capillare del paradigma dell’economia civile sarà un fenomeno naturale ed avverrà soprattutto grazie alla spinta della gente. Del resto, il processo è già in atto, la situazione è diventata ormai insostenibile e il fallimento dei “vecchi” modelli dominanti in passato è sotto gli occhi di tutti».
Di questa spinta, di questo cambiamento, le donne sono portatrici e protagoniste.
E perché questo avvenga è importante che a queste elezioni si vada a votare con coscienza e senso di responsabilità. Siamo noi che possiamo fare la differenza ed essere co-autrici del cambiamento.
Ma come conoscere o riconoscere le candidature?
Purtroppo sappiamo che molte di esse nascono per ottemperare alla ormai riconosciuta presenza di genere (intesa comunque come appartenenza) piuttosto che per merito. Per questo oggi più che mai, è necessario conoscere le candidate e i loro programmi.
E in quest’ottica volentieri pubblichiamo la nota in cui Isa Maggi, candidata in Lombardia nella Lista civica, libera e indipendente di Letizia Moratti, spiega le linee che costituiscono i suoi intenti e il suo programma elettorale.
Nello spiegare i perché della sua candidatura non ha esibito tutte le cose fatte negli anni ma quelle che vorrà fare una volta eletta.
Una candidata particolarmente e profondamente legata al suo territorio, dove ha sempre svolto un lavoro trasversale di confronto e di azione, testimoniato da numerose iniziative.
Sicuramente una candidatura di merito.
IL PERCHE’ DI UNA CANDIDATURA in una Lista civica, libera e indipendente, la Lista di Letizia Moratti in Lombardia , Isa Maggi
Nonostante le circostanze difficili guardo al 2023 e alla Lombardia che verrà con fiducia e speranza convinta che siamo in grado di disegnare un futuro migliore.
Letizia Moratti ha affrontato il tema del necessario equilibrio di cui la Lombardia ha bisogno tra i vari ambiti del suo territorio per tornare a crescere dopo dieci anni di stagnazione, che vedono alcune province al di sotto o al limite inferiore degli indici di crescita del Paese. Ed ha, altresì, ribadito la necessità che la Lombardia riassuma pienamente il ruolo di “Regione motore” non solo a livello nazionale, ma nei confronti dell’intera Unione Europea.
Noi tutti e tutte – insieme – siamo partecipi di un percorso in una rete interconnessa e dalla certezza di essere parte di una comunità.
Tante donne e tanti Uomini Illuminati sono gioiosi costruttori di pace, di buone relazioni, di armonia perché capaci di una libertà responsabile che ci permette di concepire la preziosa unicità della nostra esistenza in connessione e in beneficio di una realtà più grande che ci include, e perché possiamo aspirare a disegnare una bellezza possibile e collettiva che tenga conto del limite e che non escluda nessuno/a
Prendersi cura non solo di sé e della propria famiglia, ma anche di chi ci sta vicino, dell’ambiente in cui viviamo e degli ecosistemi a noi vicini ci fa sentire in sintonia con la Madre Terra.
Ad un’amica che oggi mi ha scritto: Cara Isa, ti faccio i miei migliori auguri per la tua campagna. Perdonami però se ti dico che ritengo inopportuno mescolare l’attività politica in un partito con le iniziative associative e interassociative non partitiche. La tua richiesta va oltre le motivazioni della nostra conversazione e collaborazione
ho risposto : Sono contenta di poter dire che rimango sempre io, con il mio impegno sociale, professionale e naturalmente amministrativo. Noi donne abbiamo sempre fatto l’errore di voler farci scegliere dalle segreterie dei partiti per poter svolgere un ruolo nelle istituzioni pubbliche. È il momento di fare cadere anche questo stereotipo altrimenti le donne saranno sempre tagliate fuori dalla sfera politica- decisionale. Nel mio caso specifico sono contenta di poter dire che il mio nome è stato suggerito e proposto dal movimento Insieme con il quale condivido il Manifesto elaborato con il prof. Zamagni, mio docente al dottorato a Pavia,E il Manifesto contiene idee e proposte sul ruolo centrale dell’economia civile per la creazione di un nuovo modello di sviluppo, nonché l’importante compito di co-progettazione e co-gestione che la sentenza 131/ 2021 della Corte ha riconosciuto agli enti di Terzo Settore. E’ l’anno Europeo delle competenze e la Lista Civica di Letizia Moratti accoglie donne con competenze che si mettono al servizio, per la cura degli altri e delle altre, facendosi parte, senza chiedere nulla in cambio.