di Isa Maggi – Stati Generali delle Donne
Le linee guida de PNRR evidenziano una grande operazione di pinkwashing?
Continuiamo ad essere come donne i soggetti fragili, DA INCLUDERE nel mercato del lavoro e non protagoniste attive del cambiamento che tutte e tutti noi auspichiamo.
Con riguardo alla parità di genere, il Governo Draghi intende adottare un insieme di misure slegate e non contestualizzate in un piano integrato, per ridurre i divari che purtroppo ancora permangono nel nostro Paese.
Si intravvede un’attenzione riservata all’empowerment femminile per quanto riguarda la formazione, l’occupabilità e l’imprenditorialità, anche con progetti volti a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di “categorie fragili” attraverso misure fiscali che investimenti “sulla cura”.
Una speciale sezione è dedicata ad incentivare le capacità imprenditoriali attraverso la costituzione di un Fondo per le micro e piccole imprese femminili. L’indipendenza economica costituirà anche il pilastro per sostenere le donne vittime di violenza, attraverso l’introduzione di misure dedicate come il microcredito di libertà e la creazione di una Rete di Imprese contro la Violenza.
Niente di nuovo e soprattutto nulla che ci faccia pensare ad un vero cambiamento per noi donne ma un ennesimo elenco di interventi spot che perpetua un modello di sviluppo insostenibile che non promuove un vero piano nazionale per l’occupazione femminile. E soprattutto un elenco di misure che non non affronta alla radice le cause delle crisi che stiamo vivendo e che non immagina e ridisegna un nuovo modello di produzione e di consumo dove le donne, il 51% della popolazione, possano essere il motore del cambiamento.
E anche stavolta ci dovremo accontentare e dire che tutto andrà bene?