Donne in Gioco 5.0 Cyber Crimes – Per Donne in Gioco il viaggio continua

da | Dic 6, 2017 | Testimonianze e contributi

Ieri/Oggi I volti della violenza. Dall'offline alla violenza digitale, Cyber Crimes?! Violenza!Parliamone…Le Costituenti e la Violenza: dalle origini della Repubblica al Web

 

Donne in Gioco il primo gioco pedagogico speriemntale europeo ha segnato un’altra tappa e proseguito il suo viaggio.

La Sala degli Atti Parlamentari, Biblioteca del Senato della Repubblica Giovanni Spadolini, che si affaccia sulla cornice indimenticabile per turisti e romani di Piazza della Minerva, il 29 novembre; la presentazione istituzionale, patrocinata dal Senato ha riguardato infatti Donne in Gioco 5.0, un traguardo raggiunto in poco tempo se si pensa che il Progetto Donne in Gioco.0 ha poco più di un anno; dalla originaria celebrazione del 70° del voto delle donne e delle Costituenti, ci si avvia ormai verso il 70° della Costituzione, promulgata nel 2018.

L’incontro, ideato, organizzato da Elena Luviso, giurista informatica, sostenuto in primis come sempre dall’ADECOC, (Associazione Diritti e Culture Organizzare Comunicando), l’associazione di cui è fondatrice, accolta dalla presenza di tutti i Relatori e Relatrici, e da un pubblico piacevolmente eterogeneo, era titolato Donne in Gioco 5.0 Ieri/Oggi I volti della violenza. Dall’offline alla violenza digitale, Cyber Crimes?! Violenza!Parliamone… Sottotitolo Le Costituenti e la Violenza: dalle origini della Repubblica al Web. L’organizzatrice sottolinea l’approggio dell’ottica internazionale e interdisciplinare: offrire coumincazione immediata scientifica di altissimo livello attraverso lo scambio disciplinare. Perché partire dalla Costituenti? Le 21 Madri della Repubblica continuano a rappresentare il bandolo della matassa, interrogandoci anche oggi sulla violenza come dato non emergenziale, ma come connotato di sistema. Tutte loro hanno conosciuto la violenza fisica e psicologica, se non altro per aver lottato contro la massima delle violenze organizzate, la guerra e per riacquistare le libertà fondamentali. Altre ancora hanno conosciuto la violenza della delusione che la politica dei decenni successivi alla Costituzione ha procurato; altre, hanno sperimentato la violenza di rapporti sentimentali e coniugali finiti male o tenuti segreti; altre, come la Merlin, hanno direttamente combattuto contro il sistema illegale che regolava la prostituzione, una battaglia titanica che all’epoca modernizzò il Paese. da loro quindi non potevano che venire esempi e insegnamenti. Raggiungendo la Sala, grandi e suggestivi banners predisposti dall’ideatrice Elena Luviso erano offerti alla lettura dei presenti, in particolare volti e biografie delle 5 donne che hanno fatto parte della Sotto Commissione dei 75, incaricata di redigere gli articoli della futura Costituzione, da sottoporre poi all’Assemblea Costituente.

L’obiettivo di tutti gl’incontri, questo compreso, organizzati dall’A.D.E.C.O.C. è rimasto il favorire lo scambio intergenerazionale e infatti erano presenti molti giovani, anche americani, con il loro docente Gregory Smith dell’University of California.
L’incomunicabilità fra diverse generazioni oggi è aggravata proprio dai diversi livelli di padronanza dei mezzi di comunicazione e rischia di diventare cronica con la successiva generazione, del tutto nativa digitale.
La rivoluzione del web non ha comportato affatto, al di là degl’indubbi vantaggi, una riduzione drastica della violenza nelle sue infinite declinazioni, anzi. La piazza del web, allargata anche ai minori senza la dovuta educazione, ha ampliato la gamma dei reati fino a dare luogo a nuove definizioni, i Cyber Crimes appunto, a danno di bambini/e tramite la pedofilia on-line, e di adolescenti soprattutto donne, con il cyber bullismo; qualcuna di loro, anche se non più adolescente, non ce l’ha fatta, come la cronaca ci racconta e si è suicidata dopo uno stalkeraggio mediatico fatto di foto hard e filmini privati mandati in rete senza il loro consenso.

Materiale quindi per questa giornata formativa ce n’erano in abbondanza, organizzata più che per relazioni singole di approfondimento scientifico, per spunti di riflessione, come era nelle intenzioni di Elena Luviso, ideatrice di Donne in Gioco. Presentato, sempre a firma di Elena Luviso, il promo del libro in uscita a firma di una delle prime girusite informatiche italiane I Cyber Crimes Coscienza e Consapevolezza portano alla Libertà Scegli! Edito Gangemi In collaborazione con il professore Nocita, direttore della Rivista ormai storica << La Giustizia Penale>>, l’avv.ta Gemma Bracco e altri autori di pregiatissimo spessore, in linea con il progetto Comunicare Educando la Rete. Per l’occasione il promo è stato tradotto in videos per avere un’approccio immediato.

Il programma era fitto, e la moderazione era affidata a Fiorenza Taricone, Docente di Storia delle dottrine politiche e all’avv.ta Elena Luviso: una coppia lavorativa in forte sintonia. A quello iniziale, in cui per le 46 donne proposte si era cercato di assegnare loro la forma di potere che avevano personificato, è seguito Donne in Gioco 2.0 dedicato alle testimonianze di legalità, incarnato dalle personagge presenti nel Gioco; il progetto è stato concretizzato in collaborazione con l’ISISS di Pomigliano d’Arco tramite un progetto Miur; la novità è anche costituita da un’app che consentirà agli studenti che vorranno una geolocalizzazione delle 46 donne, ma saranno anche stimolati a cercare nel loro territorio donne altrettanto meritevoli.
Ancora, per le edizioni Gangemi uscirà a breve un libro “magico”dove il numero delle donne è stato ampliato fino a superare le 70, alludendo al 70° della Costituzione, riportatata peraltro nel testo, all’interno del quale le pagine potranno anche essere estrapolate e usate come carte da gioco. Il Progetto Carte Giganti – Parlanti Donne in Gioco 3.0 denota invece l’attenzione alle persone con difficoltà fisiche; potranno ascoltare la lettura delle carte fatta dalle donne che le hanno scritto, con una originalità: ognuna ha letto una carta scritta da altre. Donne in Gioco 4.0 Graphich Novel la rivisitazione delle Donne che viaggiono nell’imprenditoria.

Nella fase Donne in Gioco 5.0 il focus è stato dedicato appunto alla violenza; le carte quindi recano in calce ormai cinque definizioni: Potere, Testimonianze di legalità, Violenza e un denominatore comune: gruppo.

Tutti i Saluti Istituzionali hanno recato un contributo alla conoscenza complessiva: Francesca Puglisi, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, e su ogni forma di violenza del Senato, ha aggiornato sui lavori e sui risulatti raggiunti e da raggiungere, la Senatrice Cinzia Bonfrisco ha esplorato l’originalità dell’approccio interdisciplinare e intergenrazionale e di quanto questa modalità di comunicazione innovativa e originale sia una forza per rompere stereotipi . Marina Sereni Vice Presidente della Camera dei Deputati, ha sottolineato la complessità del Progetto Donne in Gioco e di quanto sia necessario avere a disposizione strumenti propri di Donne in Gioco per un recupero della Memoria storica del nostro Paese al femminile. Una scommessa vincente parlare dalla Case chiuse di Lina Merlin alla prostituzione digitale. Mirella Ferlazzo, Direttora Generale Ministero Sviluppo Economico, ha fornito un quadro d’insieme del fenomeno “violenza”, Francesco Miglio, Presidente della Provincia di Foggia, e Sindaco di San Severo, ha sottolineato gli sforzi del suo territorio per combattere l’illegalità criminale e di quanto sia necessario recuperare in un territorio così difficile una scala valoriale assai compromessa, e della sua partecipazione a Donne in Gioco sin dall’inizio a Foggia nel Palazzo della Provincia. Infine, Stefano Foglia Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Foggia, ha paragonato uomini e donne come nani e giganti, citando Umberto Eco; i primi sono nani, le donne sono giganti che portano i primi sulle spalle e consentono loro di vedere lontano.

A Edda Billi, poeta e femminista, a Paola Gregori, anche in rappresentanza dell’Istituto Statale Sordi di Roma, e ad Annamaria Liberatore, psico terapeuta, sono stati affidati i readings di brani rispettivamente di Angelina Merlin, Nilde Iotti, Teresa Noce: staffetta generazionale perfettamente inecepibile. Si sono succeduti poi i diversi Profili in cui erano articolate le sessioni: Giuridico-istituzionali, con il prof. Pietro Nocita e la prof.ssa Elena Luviso che ha scelto brevi video molto efficaci a illustrare il tema, quest’ultimi i promo del libro in uscita a sua firma sui Cyber crimes; a seguire Gemma Bracco, Avvocata Cassazionista di Perugia e Consigliera di parità, l’On. Roberta Agostini, Vice Presidente Commissione Affari Costituzionali, la Senatrice Elena Marinucci, alla quale dobbiamo l’impianto e la diffusione delle politiche di pari opportunità in Italia, e Maria Pia Garavaglia, con una interessante e incisiva relazione sulle violenze a portata di mano. Nei Profili giuridico sociologici ha preso parola Costantino Cipolla, Ordinario dell’Università di Bologna, che ha posto fra l’altro, l’interessante domanda su cosa oggi sia realisticamente la prostituzione nel web; a seguire la giovane sociologa Alessandra Sannella, dell’Università di Cassino, che ha illustrato il Convegno-Progetto sulla “grammatica della violenza” da cui è scaturito un volume da lei curato con l’omonimo titolo. Per finire, Silvia Oddi, Ordine degli Avvocati di Roma, che ha narrato casi tratti dalla sua esperienza professionale e Maria Rosaria Judice, parte attiva del Progetto Donne in Gioco, Ordine degli Avvocati di Foggia e rappresentante in quella sede del Comitato Pari Opportunità della stessa Città assieme all’avv.ta Nadia Di Sabato, rappresentato dalla Presidente Ida di Masso. CPO che ha anche patrocinato l’iniziativa di Donne in Gioco Donne e Legalità assieme all’Ordine degli Avvocati di Perugia e tantissime associazioni rappresentative dell’associazionismo italiano.

Nei profili linguistici, ha brillato la vivacità di Enrica Bonaccorti, che ha catturato l’attenzione del pubblico, così come è solita fare in video, trattando di violenza nella parola cibernetica. A lei è stata riservata una sorpresa: diffondere la notizia delle diverse parole dell’inno nazionale a sua firma, parole lette in musica con l’aiuto della violinista Gabriella Giuliani, che ha eseguito anche altri brani.
Infine, Giovanni De Negri, direttore di Eurocomunicazione, ha sottolineato la necessità ormai improrogabile di ripartire dall’educazione di base, rappresnatato il patrocinio all’iniziativa; ha illustrato il ruolo delle fake news nel diffondere il nesso donne e violenza nelle società islamiche. Marina Del vecchio, Vice Presidente della Casa Internazionale delle Donne, ha sottolineato fra l’altro la necessità di una mobilitazione politica e femminile per salvare quella che è la Casa di tutte, dai pericoli che corre per i contrasti con l’Amministrazione comunale. Un momento di protagonismo sincero è stato riservato all’Autore dei ritratti delle donne nella carte da Gioco: Louis Antonio Palumbo che ha proiettato un accattivante video su come nasce un suo disegno. Quando l’affollata sala, composta di giovani, meno giovani, professionisti, donne delle associazioni, intellettuali, politiche, ha cominciato a svuotarsi, alla fine della densissima mattinata, la sensazione collettiva era quella di un arricchimento, talvolta faticoso, ma necessario con tinte e toni di un livello emotivo ed emozionale assai alto. La giornata formativa è stata dedicata allo scambio generazionale ancora una volta perfettamente risucito. Si impara Giocando! Il pensiero vincente che accompagna Donne in Gioco 5.0 “La consapevolezza e la conoscenza portano alla libertà. Scegli! Scegliamo di essere liberi Impariamo giocando.

di Chiara Bagni Morandi