Donne: perché usare il concetto e la definizione di Stati Generali

da | Mag 26, 2016 | Donne e politica

Una riflessione aperta, di Marta Ajò

Si tratta di una espressione che si usa in un momento o una condizione particolare. Una fase in cui si ritiene utile e necessario concentrare, in un solo strumento, tutte le risorse e tutte le condizioni di una società, gruppo o  Nazione. Gli Stati Generali venivano convocati (o invocati) nell’avvicinarsi di una guerra o quando incombeva una crisi economica gravissima. Situazioni, cioè, in cui tutte le energie sino a quel momento divise e spesso in lotta fra loro venivano chiamate a unirsi per uno scopo comune.
 Essi venivano sciolti, per ritornare alla normale dialettica sociale,al termine della crisi.

Ecco perché non appare inopportuno definire, per le donne, la necessità di allearsi in un progetto speciale e comune, gli Sati Generali per le Donne appunto, che chiuda nettamente tutte quelle contraddizioni che ancora oggi non hanno trovato soluzione. Essi hanno preso il via per auto convocazione e si sono messi in movimento grazie all’impegno straordinario di un gruppo di donne “che vivono in Italia,che ha consentito di riflettere su strategie efficaci di cambiamento affinché le donne con il loro lavoro siano poste al centro delle future politiche per uno sviluppo sostenibile del nostro Paese”.
Un lavoro capillare, continuo che di volta in volta aggiunge significato e sostanza alle cose, rende la partecipazione protagonista di un progetto più ampio, acquistando un ruolo determinante, impossibile da ignorare, nel dibattito di genere.
Attorno questo obiettivo si è sviluppata e raccolta l’adesione, sempre crescente, di tante altre in tutto il territorio.
Gli Stati generali delle donne ‘hanno preso il via il 5 dicembre 2014 a Roma in un confronto spontaneo,democratico,innovativo,inclusivo,con un format di tre minuti per ciascuna. Da Roma si sono poi diretti nel 2015 in tutte le Regioni italiane in uno scambio di best practices e di abstract su differenti temi con raccolta e pubblicazione on line per tutto il 2015, per dare spazio alla componente femminile, valorizzarla e darle voce. Con l’ Obiettivo di dare voce alle donne, a tutte le donne. E’ stato proposto un nuovo modello di sviluppo per uscire dalla crisi con la forza delle donne,in un percorso articolato che da #Expo2015 si sta muovendo verso #Matera2019 e il Mediterraneo’.

Partito da lontano il programma è sempre più definito. Il lavoro svolto ha consentito di riflettere su strategie efficaci di cambiamento affinché le donne, con il loro lavoro, siano poste al centro delle future politiche per uno sviluppo sostenibile del Paese.

La convinzione che la questione “femminile”, che tanti/e vogliono screditare come risolta o separatista, per mettere in imbarazzo la specificità, la differenza nell’uguaglianza, l’orgoglio personale, professionale delle donne, indirizzandole verso un egoismo di casta o di ruolo, non può che obbligare a guardare contemporaneamnete dentro ed oltre.
Per questo, uno spazio di comunicazione, informazione, può offrire elementi di conoscenza e conseguente opportunità di scelta; nello specifico, essa ha il dovere di offrire il più ampio, trasversale e imparziale  quadro possibile su quanto di nuovo sta emergendo fra le donne.
Chi opera nella comunicazione non può solo interpretare la notizia ma deve offrire un supporto nella convinzione che la costanza dell’azione sviluppi una forza inaspettata da registrare e nella quale tuttavia bisogna credere e sostenere.
Questo sito intende  essere uno strumento a disposizione, una finestra aperta e un raccoglitore equo di quanto si sta risvegliando nella ‘società di genere’.

Riportiamo nello speciale dedicato agli Stati Generali delel Donne una sintesi esaustiva e testimoniale del lavoro svolto, delle motivazioni che l' accompagnano e dello sviluppo conseguente fino ad oggi.
Nel corso del tempo aggiorneremo questo speciale, collegandolo al sito ufficiale, segnalando altresì gli eventi in corso o in programmazione.