di Elisabetta Righi Iwanejko
Ogni consultazione elettorale, come ogni partita di calcio, si presta a molteplici chiavi di lettura perchè i dati statistici non sempre indicano in maniera esatta le dinamiche scaturite. Partiamo dalle certezze.
Grande sconfitto è il Partito Popolare (16%) che ha solamente la platonica consolazione di mantenere il secondo posto, mantenendo alla minima distanza Ciudadanos (15%).
Vittoria della sinistra con l'ottima affermazione del Partito Socialista (28%) e il leggero arretramento di Podemos che passa dal 13 all'11%. Un segnale evidente che deve costringere la sinistra radicale a scegliere tra il ruolo di partito di lotta e partito di governo. Un tipico problema che caratterizza tutti i partiti antisistema come i comunisti francesi o il nostro M5S.
Altri sconfitti sono i partiti nazionalisti catalani e baschi che non saranno più l'ago della bilancia che ha spesso contribuito in passato a sostenere i governi minoritari popolari e socialisti. Comunque l'anima centralista predomina nei partiti tradizionali in quanto la forma di governo della monarchia parlamentare federale è intoccabile, anche se le garanzie di autonomia sancite dalla costituzione del 1978 sono molto ampie.
Malgrado le aperture del premier uscente Pedro Sanchez, l'Europa è la principale sconfitta della tornata elettorale. Negli ultimi 5 anni il Partito Popolare con l'esecutivo guidato da Mariano Rajoy ha avallato i diktat di Bruxelles per scongiurare il quasi default causato dalle riforme economiche di Zapatero che ha relegato il Partito Socialista all'opposizione dal dicembre 2011 al giugno 2018.
Pertanto Sanchez è impegnato nella difficile ricerca della cosiddetta quadra rilancio dell'economia nell'austerità finanziaria. Un insieme di cause che ha consentito all'estrema destra di Vox di passare da 45mila a 2milioni e mezzo di voti. Anche alle latitudini iberiche il sovranismo avanza a danno di una destra classica piegata al mercantilismo liberista imposto dalla moderna realtà globale.
La decisione dell'esecutivo socialista di trasferire le spoglie del dittatore Francisco Franco dalla Valle los Caidos ad un altro luogo, ha risvegliato i nostalgici del regime. Sanchez raccoglie la sfida di Tsipras. Dimostrare che la sinistra può governare nel XXI secolo.
Elisabetta Righi Iwanejko