Collana femminista di Ortica, "Le Spine"
Il primo animale domestico dell'uomo è stata la donna.
Solo dal lavoro, quindi dall'indipendenza econo- mica, la donna può conseguire una propria liber- tà e una pari dignità all'uomo, per potersi poi affermare nella vita politica e sociale.
Testo di rottura che è testimonianza di un fem- minismo non cieco, che critica anche le donne in quanto prigioniere di stereotipi e di pregiudi- zi antifemminili, che denuncia la condizione di sottomissione della donna al monopolio del po- tere fisico, morale ed economico dell'uomo sia in famiglia che in società.
“Non posso ammettere che l'uomo sia l'essere ideale della creazione e debba servire da unità di paragone. La donna non è né superiore, né inferiore; è quel che è. E tale qual è non v'ha ragione ch'essa si trovi in condizioni inferiori.”
Anna Kuliscioff [1855-1925], anarchica e rivoluzionaria russa comprese fin da giovane la ne- cessità dell'uso della forza, della rivoluzione, per il riscatto sociale dei rietti e delle donne. Nel 1871 abbandonò la Russia, dove era vie- tato alle donne l'accesso all'Uni- versità e si trasferì in Svizzera dove entrò in contatto con l'élite rivo- luzionaria, di cui facevano parte fra gli altri August Bebel e Andrea Costa, per un periodo suo com- pagno. Venne arrestata a Parigi, fu difesa da Turgenev, e poi a Firenze con l'accusa di cospirazione. Ma- turò il passaggio dall'anarchismo al marxismo.Tornata in Svizzera si iscrisse alla facoltà di medicina, studi che poi concluse a Napoli, dove conobbe Filippo Turati. Fra le fondatrici del Partito Socialista ita- liano ebbe parte attiva anche nella lotta per l'estensione del voto alle donne. Dedicò la sua vita ai debo- li, come medico, e poi elaborando una legge a tutela del lavoro mino- rile e femminile.