“La recita di Bolzano”

da | Mar 7, 2013 | Filosofando

La recita di Bolzano, Sàndor Màrai, ed. Adelphi 2000

Sàndor Màrai è uno scrittore che non si può perdere di vista se si vuole conoscere cosa sia la filosofia raccontata sotto forma di romanzo. La recita di Bolzano è un modello di riferimento per il seduttore, nel senso più alto del termine e lontano dallo sciupa femmine. Tutta la vicenda rappresenta in chiave simbolica il desiderio delle donne di essere amate in modo totalizzante mostrando quanto ciò abbia però un prezzo da pagare, a meno che si abbia l’occasione di incontrare un vero Casanova che sa porre la sua donna al di sopra di qualsiasi altra fino a divinizzarla. Il lato negativo di questa fortuna è l’impossibilità di un’eterna durata, ogni donna, forse, spera in un amore per sempre e questo Giacomo non può assicurarlo a nessuna. La recita di Bolzano parla di un particolare triangolo amoroso, durante la lettura si incontrano brani di rara bellezza e un lungo discorso dedicato ad un lettera dove viene esposto un vero piccolo trattato di ermeneutica filosofica.

Come reagisce un vero Casanova quando trova l’amore vero? Quello che potrebbe durare per sempre? La risposta è nel racconto e rappresenta il punto di riflessione più profondo e utile per comprendere l’essere intimo del vero seduttore. Anche per questa importante caratteristica il romanzo è consigliato in ugual misura a uomini e donne: i primi qui possono trovare le tecniche del buon Casanova che è lontano dall’apparire, infatti Giacomo non è affatto bello e Màrai lo sottolinea senza mezzi termini, le seconde possono osservare le mosse maschili comprendendone astuzie e ingenuità.

Maria Giovanna Farina