Tra mappe "sicure" per gli spostamenti e app che aiutano ad archiviare su smartphone prove con valore legale, il progetto punta a valorizzare prodotti o prototipi che combattono la violenza
7 novembre 2019
MILANO. Dal 5 all'8 Novembre Milano e Modena ospitano una quattro giorni dedicata alla mostra dei 10 progetti tecnologici internazionali più innovativi dedicati alla prevenzione ed al contrasto della violenza contro le donne. Il format di questa carovana della “pink-technolgy” include una serie di laboratori con studenti universitari e medi, insegnanti, genitori ed amministratori per aprire un dialogo sulle radici della violenza contro le donne, gli stereotipi e le misure di contrasto e prevenzione.
Dati Istat rilevano che in Italia una donna su tre ha subito nella vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: mentre le donne vittime di omicidio volontario nell'anno 2017 sono state 123, il costo della violenza sulle donne ammonta a 17 miliardi l'anno (1.2 % PIL). Nel febbraio 2019 la Fondazione Giacomo Brodolini e Cultura Lavoro hanno lanciato una Call for Solutions internazionale (sostenuta dal contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le Pari opportunità) chiamando a raccolta innovatori, start-uppers, imprenditori, ONG e associazioni che abbiano sviluppato tecnologie innovative a tutela delle donne.
Parte così il progetto “LIBERE: tecnologie innovative per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne”, che vuole valorizzare tecnologie, prodotti o prototipi volti a prevenire e combattere la violenza di genere attraverso la promozione di comportamenti positivi e l'innovazione sociale.
All'appello hanno risposto associazioni e start-uppers come “W-Her“: l'app open source per Android e Ios, che fornisce alle sue utenti (la Community delle “Wherriors”) mappe “sicure” per i loro spostamenti già in 10 città italiane. Ideata e programmata da consulenti informatici forensi, a seguito dell'omicidio di Sara di Pierantonio (la 22enne soffocata e bruciata dal suo ex fidanzato a Roma nel 2016), è invece “MyTutela“: l'app che aiuta le vittime di stalking e bullismo attraverso la raccolta e l'archiviazione su smartphone di prove con valore legale, in grado di fornire un “alert” alla potenziale vittima se il lessico dei messaggi ricevuti muta nella direzione della violenza e, in caso di pericolo, consente di chiamare un numero di emergenza o le Forze dell'Ordine.
Il primo classificato e vincitore di un premio di 3.000 euro è “Adotta una Lavoratrice”, progetto promosso dall'associazione Stati generali delle Donne Hub, che ha come obiettivo prioritario il sostegno del lavoro e dell'imprenditoria femminile, come strumento concreto di emancipazione economica e sociale. Beneficiarie sono le donne che hanno perso o non hanno ancora trovato lavoro, donne vittime di violenza, sfruttamento o con gravi problemi familiari, intenzionate ad intraprendere un percorso di autonomia. Attraverso questa piattaforma donne in difficoltà potranno usufruire a titolo gratuito della consulenza di professioniste volontarie: commercialiste, avvocate, esperte in comunicazione, consulenti del lavoro, formatrici e psicologhe.
di Anna Benedetto