di Susanna Schimperna – Cairo editore
Siamo di fronte a un luogo comune: gli uomini sono, con poche eccezioni, affetti dalla sindrome di Peter Pan che li rende cronicamente immaturi, ragazzini eterni. Quindi le donne, per far fronte alle carenze del maschio, sarebbero costrette a mostrare una maturità ammirevole, faticosamente ma obbligatoriamente conquistata. Forse è giunto il momento di sfatarlo, questo luogo comune: lo scenario è ben diverso da come appare. Dovremmo ragionare sull’ipotesi che non esistano più, nella nostra ricca società occidentale, né adolescenza né maturità, ma soltanto una lunga, lunghissima post-adolescenza per uomini e donne.
Per quanto riguarda queste ultime, poi, in molti casi siamo di fronte a una grande finzione: anche con sé stesse, loro interpretano ruoli da adulte quando adulte non sono. Esistono un’infinità di comportamenti, atteggiamenti, abiti mentali a dimostrarlo. Lungi dal voler avvalorare un teorema o dal chiamarsi fuori dalla categoria, Susanna Schimperna raccoglie in queste pagine vere storie di donne di ogni età che non vogliono crescere, in cui tutte le lettrici troveranno una parte di sé. L’autrice non soltanto esplora i comportamenti e pensieri delle “eterne ragazze”, ma lancia una provocazione: no all’imperativo morale di mostrarsi mature e responsabili. Possiamo essere adolescenti felici e orgogliose di esserlo, ma è necessario averne consapevolezza.
Possiamo coltivare dell’età per definizione ingrata i lati magnifici: il coraggio, la curiosità, il senso di giustizia, la voglia di esplorare. Possiamo sposare anche quella mutevolezza di stati d’animo e il rifiuto di alcuni aspetti gravosi della realtà tipici dell’adolescenza, che possono rivelarsi preziosi per stare bene nel mondo.