Non si può riconoscere alla relazione more uxorio più diritti dello stesso matrimonio: la residenza dei coniugi è assegnata per salvaguardare i figli della coppia, non quelli nati da unioni precedenti – Sentenza 21 maggio 2015
L’amore finisce e il convivente deve liberare la casa che appartiene al partner, anche se ci vive con un minore, che però è nato da un suo precedente matrimonio.
La coppia di fatto è di per sé più precaria, ma soprattutto non si può riconoscere a ciascuno dei suoi partner più diritti di quanti spettano allo stesso coniuge: in caso di separazione e divorzio, infatti, non c’è assegnazione della ex casa coniugale se non per salvaguardare l’habitat dei figli della coppia, non quelli nati da unioni precedenti.
È quanto emerge dalla sentenza 25319/14, pubblicata dalla prima sezione civile del tribunale di Roma.