Frida e Diego

da | Apr 12, 2024 | Lei e Lui

 

Donna e artista di forte personalità, Frida Kahlo nasce Il 6 luglio 1907 in Messico, un’appartenenza nativa e culturale che non l’abbondonerà mai e che trasmise non solo nell’abbigliamento ma soprattutto attraverso i suoi dipinti e i suoi autoritratti. Un trionfo di nastri colorati fra i capelli, collane e orecchini in stile precolombiano, lunghe gonne messicane.
Colpita in giovane età da una grave poliomielite, ne portò le conseguenze per il resto della sua vita.

Un destino quello di Frida segnato dalla sfortuna. Pochi anni dopo, vittima di un grave incidente tra un bus su cui viaggiava  ed un tram le causarono gravi fratture alla colonna vertebrale lasciandole una gamba più corta dell’altra con un’evidente ed invalidante zoppia.
Costretta a letto, grazie ad uno speciale cavalletto, continuò a dipingere in prevalenza autoritratti: «passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio», dirà di essi.
Superato il percorso di degenza, la forza, la curiosità, l’amore per la vita e per il suo Paese, la porteranno a frequentare ambienti artistici e politici. In quel contesto, partecipando alle riunioni del Partito Comunista del Messico, conobbe il pittore Diego Rivera, militante comunista e suo futuro marito. Si sposarono il 21 agosto 1929.

Fu amore a prima vista, ma il loro rapporto  fu vessato dai reciproci tradimenti. Diego era un libertino, e la tradì numerose volte. Un rapporto apparentemente “libero” cui lei aderì a sua volta avendo rapporti con altri uomini e donne, tra i quali il rivoluzionario russo Lev Trotskij, il poeta Andrè Breton e la militante comunista e fotografa Tina Modotti.
I tradimenti reciproci non minarono mai definitivamente il loro amore. La stessa pittrice più volte dichiarò che più il marito la tradiva più lei era portata ad amarlo. Frida Kahlo era così: romantica, passionale, attaccata alla vita e all’amore.
Colpita nel 1953 da una cancrena, dovette subire l’amputazione di una gamba e da quel momento fu preda di gravi depressioni che la portarono a tentare il suicidio. L’uso degli oppiacei necessari per attutitre i dolori la consumarono definitivamente. Morirà nel 1954.
Diego Rivera (Guanajuato, 1886 – Città del Messico, 1957) sarà ricordato come uno dei principali esponenti del muralismo messicano, ma anche per aver impresso una matrice politica all’arte.