ore 18.00, Salone del Bergamasco – Camera di Commercio
Con
Roberta Trucco SNOQ Genova, autrice del romanzo sul tema Il mio nome è Maddalena,
Cristina Gramolini, presidente arcilesbica nazionale,
Silvia Neonato, giornalista.
Il dibattito sull’utero in affitto, il ruolo della libertà e le regole del mercato; tre donne di diversa opinione
si confrontano
ll tema verrà poi ulteriormente approfondito nello spettacolo
con Viola Graziosi
adattamento teatrale dell’agghiacciante distopia sulle donne immaginata da Margaret Atwood nel romanzo omonimo.
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'Ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.
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