di Elisabetta Righi Iwanejko
Una volata vincente non con la bicicletta, ma su un traguardo forse più ambito, gli schermi della televisione. Nell'era dello sport con il covid 19 una storica novità al Giro d'Italia. La prima voce rosa che affiancherà come commentatore tecnico lo storico telecronista Francesco Pancani è la padovana Giada Borgato classe 1989. L'ex pistard, vincitrice anche di un titolo nazionale su strada nel 2012, racconterà la corsa di ciclismo che è un simbolo del belpaese.
Attualmente, Giada Borgato lavora ancora nel mondo del ciclismo, in qualità di commentatrice. Già in passato, la Borgato si è distinta a livello professionale commentando gare di minore importanza e ottenendo feedback positivi dal pubblico. Motivo per cui la Rai ha deciso di puntare su di lei in occasione dell’evento.”Sento la responsabilità di questa cosa e dovrò tenerla sotto controllo. Ma nel gruppo c’è già un bel clima e siamo affiatati“, ha raccontato la Borgato ad AdnKronos in relazione alla sua esperienza da commentatrice del Giro d’Italia. La ragazza aggiunge, in riferimento ai telespettatori: “Dovranno abituarsi, e comunque lo sport del ciclismo è quello: far girare le gambe e spingere sui pedali. Tecniche e tattiche sono identiche, anche se l’ambiente del pubblico è ancora maschilista mi accetteranno e magari farò loro cambiare idea“.
“Mi sento come un pioniere che inaugura una nuova tradizione. Cercherò di trasmettere agli spettatori le emozioni e le sensazioni di tutti coloro che in sella ad una bici attraversano la penisola per sfidare prima se stessi e poi gli avversari”. Queste le parole di Giada in un'intervista alla carta stampata alla vigilia del Giro. Una voce rosa per la corsa rosa… come recitava il celebre slogan Rai “di tutto di più”!