COMUNICATO STAMPA
STATI GENERALI DELLE DONNE
25 novembre 2021
In Aula ad ascoltare la Ministra Bonetti, che presentava una mozione relativa alla violenza sulle donne, erano presenti solamente 8, si sottolinea 8, persone su 630.
Gli Stati Generali delle Donne si interrogano sui motivi di questa assenza di fronte ad un’emergenza pubblica – come più volte sottolineato dagli stessi politici e politiche e da tutte le Istituzioni – considerato l’ alto numero delle vittime di femminicidio e dei casi di violenza.
Sono 108 le donne che dall’inizio dell'anno hanno perso la vita per mano dei loro compagni, mariti, fidanzati, un numero al quale si deve aggiungere quello purtroppo ancora più elevato delle vittime di violenza psicologica, economica, morale, fisica. Oltre ai casi non denunciati.
Gli Stati Generali delle donne si dicono indignate per un’assenza così massiccia, per un Parlamento che solo a parole dice di voler tutelare le donne, chiedono anche che vengano resi noti i reali motivi per cui 622 persone hanno disertato l'incontro con la Ministra Bonetti.
Chi occupa ruoli istituzionali ha offeso, in questo modo, tutte le donne ed in particolare le vittime di femminicidio che così sono diventate doppiamente vittime, gli orfani di femminicidio e le loro famiglie.
Auspichiamo che le 5 ministre che in queste ore stanno lavorando su “provvedimenti immediati verso la violenza” possano in tempi brevi portare a compimento un apparato legislativo ancora carente e che possano tener conto dell’infinito lavoro svolto su tutti i territori italiani da parte delle associazioni , delle professioniste/i e delle persone che lavorano fianco a fianco delle donne vittime di violenza.
Per tutte le donne vittime di violenza ci deve poter essere un “reddito di libertà” e non devono essere discriminate.
#MoBasta
E’ ora di passare dalle parole ai fatti attraverso innanzitutto il rispetto.