di Maria Giovanna Farina
Gli sfacciati, letteralmente senza faccia, sono coloro i quali non si vergognano di nulla per cui si dice abbiamo lo stesso coraggio di mostrare il culo come se fosse il viso. Tipi umani di grande pericolosità per chi non avesse l’ardire di sottrarsi alle loro richieste: soggetti capaci di farci fare ogni cosa col loro stile senza barriere.
– Mi fai questo piacere? – E tu non puoi che acconsentire perché te lo chiedono da sfacciati, appunto, senza darti la possibilità di rifiutare. Si pongono nella condizione per cui se non gli fai il favore sei tu la cattiva persona senza cuore che lascia un essere umano in balia delle tempeste. Pazienza se ha più soldi di te e il cane al parco potrebbe condurlo un dog-sitter, ma tu non gli costi nulla e poi ti ricompensa con una frase ad effetto: – Sei davvero una brava persona, il cane con te vien così volentieri… – Amici di questo genere ne troviamo a quintali e in ogni angolo della crosta terrestre, non credete? Il suggerimento più immediato è quello di fuggire a gambe levate da una simile “cara” persona, ma se non fosse possibile sottrarsi alla sua influenza, c'è un'altra possibilità: fingersi sempre malati, pieni di acciacchi, sull'orlo del baratro.
Il genere sfacciato ama sfruttare il prossimo, ma se il suo servetto non è efficiente cambia indirizzo, quindi agevoliamo questo importante passaggio capace di decretare la nostra libertà. Gli sfacciati non sono pezzi rari, chi non ne ha mai incontrati? Come fare per non farci fagocitare dalla sfacciataggine altrui che è disarmante? I casi sono due: o si risponde semplicemente che non abbiamo tempo, il “no” qui ci vuole senza ripensamenti anche se addolcito da un certo stile, ma meglio ancora sarebbe dichiarare la nostra ricompensa, in denaro o in opere di bene, che ci spetta per il lavoro richiesto. Vi sembra un atteggiamento cinico? E come potremmo definire lo stile di chi ci vuole sfruttare? Ah, mi raccomando, chiediamo una ricompensa salata, tanto elevata da mettere in fuga lo sfacciato: se la darà a gambe levate perché una delle sue prerogative è quella di ottenere senza sborsare neanche un centesimo di euro o altra moneta corrente.