Helle Thorning-Schmidt, 44 anni, laureata in scienze politiche, leader del partito socialdemocratico e già membro del Parlamento europeo dal 1994 al 2004, ha vinto le elezioni in Danimarca diventando così la prima donna premier della storia danese. Con lei, la coalizione di centrosinistra ha vinto le elezioni parlamentari ottenendo 89 seggi contro gli 86 della coalizione di centro destra.
La sua elezione è stata accolta con molto favore anche dalla popolazione femminile danese e di tutto il resto del mondo. Una vittoria che va infatti ad aumentare la rappresentanza femminile. I dati sulla presenza delle donne in politica parlano chiaro: 347 Capi di Stato e di Governo in carica e solo 23 sono donne.
Ma questa non è una favola e nonostante l’entusiasmo generale, le trattative per la formazione del nuovo governo non saranno semplici per Helle: oltre alle critiche degli oppositori dovrà riappianare le divergenze all’interno della sua coalizione, soprattutto sulle questioni nevralgiche delle politiche economiche e dell’immigrazione. Eppure sembra non voler perdere tempo, la Thorning-Schmidt, che ha avviato subito le consultazioni perché, in un momento di crescente incertezza politica ed economica si possano avviare quanto prima le alleanze e le azioni necessarie.
La Premier si è messa al lavoro anche per verificare la possibilità d’attuazione della sua proposta di far lavorare tutti 12 minuti in più, ritenuti necessari alla ripresa per far uscire la Danimarca dalla sua crisi economica.
Quella vinta da Helle Thorning-Schmidt, a discapito di una campagna mediatica che ha cercato di colpire più la sua apparenza che le sue doti e le sue proposte, è una scommessa che pare diventata ora un impegno e una nuova sfida da vincere. E’ stata definita ‘lady lusso’ per il suo abbigliamento griffato, per il vezzo dei tacchi alti e borsa rossa marca Gucci: un’eleganza che a detta di molti la fa somigliare più ad una modella che ad una professionista della politica. Ma la donna con ‘borsetta rossa’, non ha voluto dare peso al gossip ed è andata avanti alla ricerca di quel consenso popolare che, infine, le è stato concesso.
Personalmente la Thorning-Schmidt non ha mai nascosto la sua ammirazione per il laburismo riformista di Tony Blair in Gran Bretagna: ma sa che i tempi cambiano e difficilmente la storia si ripete. Questa giovane premier donna, che promette la modernizzazione ed il rilancio della Danimarca, lo sa e sembra intenzionata a svolgere il suo ruolo con personalità e determinazione e a trovare i giusti alleati per vincere la sfida.
l’indro.it, 19,09,2011