Evento di Centro delle donne di Bologna
Via del Piombo 5, 40125 Bologna, Italy
Durata: 9 giorni
Pubblico Chiunque su Facebook o fuori Facebook
Sabrina Mezzaqui
“I quaderni di Hannah Arendt”
Mostra a cura di Manuela Valentini
ART CITY BOLOGNA
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“I quaderni di Hannah Arendt” è il titolo della mostra di Sabrina Mezzaqui, promossa dal CDD – Centro di Documentazione, Ricerca e Iniziativa delle Donne dal 6 al 14 febbraio 2025. L’evento avrà luogo all’interno dell’Archivio di Storia delle Donne e nasce dalla collaborazione con Galleria Continua, Galleria Massimo Minini e con la Biblioteca Italiana delle Donne. La personale è a cura di Manuela Valentini ed è organizzata nell’ambito di Art City Bologna 2025 in occasione di Artefiera.
“I quaderni di Hannah Arendt”
Mostra a cura di Manuela Valentini
ART CITY BOLOGNA
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“I quaderni di Hannah Arendt” è il titolo della mostra di Sabrina Mezzaqui, promossa dal CDD – Centro di Documentazione, Ricerca e Iniziativa delle Donne dal 6 al 14 febbraio 2025. L’evento avrà luogo all’interno dell’Archivio di Storia delle Donne e nasce dalla collaborazione con Galleria Continua, Galleria Massimo Minini e con la Biblioteca Italiana delle Donne. La personale è a cura di Manuela Valentini ed è organizzata nell’ambito di Art City Bologna 2025 in occasione di Artefiera.
Il lavoro esposto è una copiatura manuale delle pagine di “Nel deserto del pensiero – Quaderni e diari 1950-1973” di Hannah Arendt (ed. BEAT), pubblicazione di 29 quaderni di lavoro manoscritti, in cui l’autrice appunta ed approfondisce le sue riflessioni.
Anche Hannah Arendt copia spesso testi di altri autori e scrive, oltre che in tedesco, in inglese, francese, greco e latino. I 29 quaderni sono stati rilegati a mano con copertine grigio- nere decorate con motivi ispirati al periodo del Bauhaus, mentre i fogli bianchi cuciti sono quelli usati per la stampa degli atti giuridici ed amministrativi, carta leggera che fa rumore sfogliandola. I quaderni vengono presentati in tre eleganti sobri tavoli neri con fondo bianco luminoso.
La prima fase del lavoro è un ricalco a matita delle pagine stampate, realizzato con la collaborazione del Tavolo di Lavoro di Marzabotto. Poi la scrittura a matita viene ripassata con inchiostro blu notte in un’unica calligrafia.
La copiatura permette una lettura approfondita, una dettatura del testo, a volte incomprensibile intellettualmente, ma che comunque dagli occhi attraversa il corpo fino alla mano, da pagina (letta) a pagina (scritta). Copia dal vero di pagine stampate.
Meditazione sul processo di scrittura e di lettura.
L’atto del leggere.
La facoltà del pensare.
Ripensare i pensieri, riflettere, alla ricerca della verità.
Anche Hannah Arendt copia spesso testi di altri autori e scrive, oltre che in tedesco, in inglese, francese, greco e latino. I 29 quaderni sono stati rilegati a mano con copertine grigio- nere decorate con motivi ispirati al periodo del Bauhaus, mentre i fogli bianchi cuciti sono quelli usati per la stampa degli atti giuridici ed amministrativi, carta leggera che fa rumore sfogliandola. I quaderni vengono presentati in tre eleganti sobri tavoli neri con fondo bianco luminoso.
La prima fase del lavoro è un ricalco a matita delle pagine stampate, realizzato con la collaborazione del Tavolo di Lavoro di Marzabotto. Poi la scrittura a matita viene ripassata con inchiostro blu notte in un’unica calligrafia.
La copiatura permette una lettura approfondita, una dettatura del testo, a volte incomprensibile intellettualmente, ma che comunque dagli occhi attraversa il corpo fino alla mano, da pagina (letta) a pagina (scritta). Copia dal vero di pagine stampate.
Meditazione sul processo di scrittura e di lettura.
L’atto del leggere.
La facoltà del pensare.
Ripensare i pensieri, riflettere, alla ricerca della verità.
I quaderni di Hannah Arendt sono stati esposti in corso d’opera nel 2017 in Lettura per voci e silenzio, a cura di Elena Volpato, FLAT, Torino (6 quaderni); nel 2018 in ?War is over, a cura di Angela Tecce e Maurizio Tarantino, Museo d’Arte della città di Ravenna (12 quaderni); nel 2021 a Milano, Palazzo Borromeo, grazie all’ospitalità di Sergio Antonini e al supporto di Maria Grazia Longoni e LCA Studio Legale.
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INAUGURAZIONE // Sabato 8 febbraio // ore 18.00
Saluti della Presidente dell’Associazione Orlando Giusi Marcante,
interventi di Manuela Valentini e di Raffaella Lamberti, fondatrice dell’Associazione Orlando e studiosa di Hannah Arendt,
sulla Scuola di politica Hannah Arendt
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ORARI APERTURA MOSTRA
Giovedì 6 // ore 9 – 18
Venerdì 7 // ore 9 – 14
Sabato 8 (Art City White Night) // ore 18 – 24
Domenica 9 // ore 14 – 19
Da lunedì 10 a giovedì 13 // ore 9 – 18
Venerdì 14 // ore 9 – 14
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Saluti della Presidente dell’Associazione Orlando Giusi Marcante,
interventi di Manuela Valentini e di Raffaella Lamberti, fondatrice dell’Associazione Orlando e studiosa di Hannah Arendt,
sulla Scuola di politica Hannah Arendt
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ORARI APERTURA MOSTRA





