Il PATTO DELLE DONNE PER IL VENETO per il cambiamento
raccoglie l’adesione del
Candidato Presidente LUCA ZAIA
Dopo avere chiesto ai candidati e alle candidate di adottare il Patto delle donne per il Veneto, di sostenerlo e di dichiarare di concretizzarlo nel caso di elezione nel nuovo Consiglio regionale, gli Stati generali delle Donne accolgono con grande soddisfazione l’adesione del Candidato Presidente per il Veneto, Luca Zaia il quale, avendolo “visionato con attenzione”, ne ha condiviso appieno il senso inviando loro un messaggio:
“La parità di genere e il sostegno alle donne nel mondo del lavoro è quasi lapalissiano, non va inoltre dimenticato che la parità di genere va sempre accompagnata anche alla meritocrazia. Non c’è e non ci deve essere nessuna preclusione nell’assunzione di figure femminili ai vertici delle imprese o delle associazioni o, come da voi rilevato nella sanità, anzi “sarei lieto ci fossero più donne in queste posizioni perché ho sempre pensato abbiano una marcia in più”, ha commentato il Candidato Presidente Luca Zaia.
“L’impegno per il futuro sarà quello, da un lato di facilitare, con ulteriori politiche di welfare, la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro ma anche, dall’altro, di velocizzare il passaggio verso una cultura reale di pari opportunità, slegata da considerazioni come, ad esempio, le quote rosa. Infatti, le iniziative regionali a sostegno dell’occupazione femminile muovono dalla convinzione che sia necessario intervenire su più aspetti per favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro: si tratta di favorire interventi di orientamento, accompagnamento al lavoro, riqualificazione e formazione delle donne, sistemi di welfare, politiche di conciliazione, supporto all’autoimprenditorialità femminile”.
Il “Patto ” nasce con l’impegno tra territori, istituzioni e donne per promuovere il lavoro in Regione Veneto e la rappresentanza femminile soprattutto nelle professioni ordinistiche, in particolare di quelle sanitarie, dopo la crisi pandemica sperimentata, verso un miglioramento della qualità della vita per tutti, uomini , donne, giovani, anziani, bambine e bambini.
Si tratta in generale di sollecitare, attraverso il “Patto”, la partecipazione delle donne con azioni mirate, considerando le stesse soggetti capaci di agency, cioè capacità di relazione, di legami di prossimità, di micro decisionalità nel quotidiano che hanno esiti rilevanti nella costruzione di un modello di welfare di comunità in cui l'offerta di servizi appare strettamente connessa alle mutate caratteristiche del mercato del lavoro e di chi vi accede.
Questa importante adesione del Candidato Presidente Luca Zaia, indica un diverso approccio a tutta la questione “di genere”, considerata spesso dalla politica una condizione marginale nel sociale e poco appetibile dal punto di vista del consenso.
Il distacco della politica e dei candidati alla sua gestione, proviene piuttosto da ignoranza storica, sociale e territoriale.
Per questo gli Stati Generali delle Donne” hanno da tempo scritto e condiviso un “manifesto-documento” su cui chiedere in modo imprescindibile un’adesione per realizzarne le proposte in esso contenute.
Il “Patto per le donne”, nasce altresì con l’intenzione di ritrovare il protagonismo delle cittadine al corso della politica e per chiedere a quest’ultima un cambiamento di visione della società, dell’economia, delle forze a cui attingere e con cui lavorare verso le trasformazioni imposte dagli ultimi avvenimenti e dalla portata tecnologica a cui questo secolo si avvia.
Le donne degli Stati Generali delle Donne, insieme a tutte le altre che vorranno partecipare, scenderanno in campo a fianco di chi dimostrerà di aderire alle loro proposte, anche integrandole.
Esse sapranno riconoscere azioni e meriti con una visione di ampio respiro e di realismo politico.