Quando, in tempi antichissimi, le donne venivano bruciate vive perché possedute ed esecutrici di demoni, le stesse, poverine, avevano pochissimi strumenti per ribellarsi al loro terribile destino che le vedeva denunciate alle autorità e orribilmente punite.
Insomma i diavoli, nell’universo femminile, sono stati sempre presenti in una cultura, non solo patriarcale, che nel tempo si è sedimentata. La donna, comunque, se non posseduta è il diavolo stesso.
Il diavolo, non contento di rovinare loro la vita, ha armato la mano di uomini contro ogni donna, fosse traditrice, disubbidiente, scollacciata, ribelle e infine femmina.
Insomma, da secoli, “Satana-Diavolo” esiste ed abita nella donna che, suo malgrado si è immolata spesso nel ruolo di peccatrice o martire. Quante giovani non si sono ribellate e accettato di diventare sacerdotesse, monache di clausura o suore per scelte imposte o indotte dalla miseria. Perché un conto è scegliere un conto è subire.
Ma anche tutte le volte che hanno dovuto accettare matrimoni imposti per convenienza, per potere, per denaro. Fare tanti figli, morire di parto, schiavizzate, indotte a prostituirsi, maltrattate, sfruttate ecc. ecc.
E poiché “quando il diavolo ti accarezza, vuole l’anima” si sono adattate ad imparare gli strumenti per la sopravvivenza “le donne ne sanno una più del diavolo” e la cattiveria “ciò che non può il diavolo, l’ottiene la donna”.
Al rogo, al rogo!
Poi e per fortuna, nel corso dei secoli, i tempi sono mutati e inevitabilmente tra sviluppo e conservatorismo, in equazione paritaria, anche le donne sono cambiate. Da streghe a femministe “tremate, tremate, le streghe son tornate”, sono riuscite a non finire sulla pira e a farsi ascoltare per chiarire la loro identità femminile, la loro specificità di genere, la capacità paritaria di lavorare, di essere considerate a tutti gli effetti esseri umani con gli stessi diritti.
Ma poiché, “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”, non riesce proprio a fare a meno di prendersela con le donne, cambiando pelle ma non la sua natura.
Dividendosi tra vari luoghi nel mondo, continua a seminare oppressione, sfruttamento, stupri, spose bambine, infibulazioni, vittime di tratta, oppressione e dipendenza economica, ignoranza e via di seguito.
“Aglio olio e peperoncino, esci fuori da questo lettino!”(Esorciccio), non bastano.
Perché se da un lato c’è chi sentenzia che, tra 150/200/oltre? anni, le donne non dovranno più difendere il loro genere perché la questione sarà superata, ma mano che si va avanti, si avverte qualche scricchiolio allarmante.
Non siamo il secolo della scienza e della tecnologia? Si può solo andare avanti?
E chi lo sa cosa ha in mente il diavolo, a cui certo non piace bollire in pentola e siccome “non gioca mai da solo” non sarà mica mascherato da Elon Musk, messianico dell’universo ma che dimostra non apprezzare troppo l’emancipazione e la libertà delle donne?
Forse le donne dovrebbero mandargli qualche segnale perché sappia che “il diavolo aiuta i suoi ma non li salva”.