Il nuovo anno porta con sé un desiderio di rinascita. L’abitudine, troppo spesso esagerata e pericolosa, di salutare il nuovo anno abbandonando il vecchio con fuochi e petardi indica il voler guardare al futuro lasciando il passato. Dal nuovo anno ci aspettiamo in generale qualcosa di meglio, che la nostra vita prenda finalmente la piega che stiamo aspettando da molto… ma botti e grandi abbuffate rischiano di vanificare tutto. Con ciò non sto affermando di eliminare le feste con gli amici, giammai! Ma solo di non perdere di vista l’aspetto più interiore del nuovo che ci attende e del nostro riporre fiducia in quelle presunte e speranzose occasioni che ci capiteranno. È anche vero che all’ultimo dell’anno ci si vuole liberare di quelle cose che ci hanno appesantito la vita: per tutti questi aspetti il nuovo anno può diventare un’opportunità interessante, ma in certi casi il nuovo può farci paura. La crisi economica, le previsioni di nuove difficoltà e le sensazioni negative che accompagnano tutto ciò possono crearci sfiducia nel futuro e allora, senza eliminare la tradizione, non limitiamoci ad esempio a mangiar lenticchie per il loro significato popolare del portare guadagni, ma mangiamole pensando a quanto fanno bene (contengono sali minerali, vitamine, pochissimi grassi e proteine), creano allegria se accompagnate da un buon bicchiere di spumante e qualche stella filante sul lampadario del salotto: il tutto in compagnia del vostro compagno, marito, fidanzato, un’amica sincera… tanti amici o chi volete.
Così ci prepariamo per il nuovo anno liberandoci anche dai luoghi comuni e quindi più propensi a cogliere le occasioni nuove.
Buon 2015 a tutti e che sia l’anno della rinascita per ognuno!
Maria Giovanna Farina