Avvocato tenuto al contributo benché mantenga l’altro figlio maggiorenne presso di sé: pesano i saldi attivi del conto, le uscite delle carte di credito e l’acquisto di un box che rafforza il patrimonio – 20 giugno 2017
Altro che crisi. Il giudice del divorzio non crede al genitore-avvocato che chiede di ridurre gli oneri assunti in sede di separazione verso i figli perché la professione non rende più come una volta. E ciò in quanto il professionista mostra di guadagnare più di quanto dichiara al fisco: pesano i saldi sempre attivi del conto corrente, le cospicue spese delle carte di credito e il box in zona di pregio comprato di recente, che ha rafforzato il suo patrimonio. È quanto emerge dalla sentenza 11194/17, pubblicata il primo giugno dalla prima sezione civile del tribunale di Roma.