La #panchinarossa è il simbolo dell’attività di comunicazione e di sensibilizzazione lanciata dagli Stati Generali delle Donne volta a dare voce alle azioni di contrasto intraprese contro la violenza sulle donne, in favore di una cultura di parità e contro il femminicidio. Il progetto è rivolto ai Comuni, alle Associazioni, alle Scuole, alle Università e al Sistema delle imprese di tutta Italia e all’estero, come monito contro la violenza sulle donne e in favore di una cultura di parità, nonché simbolo permanente ogni giorno nelle comunità, nei negozi, nei parchi, nelle piazze per la difesa dei diritti delle donne, contro ogni discriminazione e contro il femminicidio.
Lo scopo del progetto #panchinarossa è la volontà di ricordare tutte le donne uccise per violenza e che hanno subito o che ancora subiscono violenza.
La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani, che offende la libertà e l’autodeterminazione delle donne, è una discriminazione nei confronti delle donne stesse, una disparità di trattamento tra uomini e donne. Purtroppo, ancora oggi,nonostante lo sviluppo culturale, il progresso tecnico, il riconoscimento dei diritti e dei valori, la nostra società è condizionata da una tradizione patriarcale e sessista.
Il progetto degli Stati Generali della # panchinarossa è un mezzo tangibile per invitare i cittadini e le cittadine a riflettere, a non dimenticare, a mantenere alta l’attenzione e a vigilare su tutti coloro che subiscono violenza. La #panchinarossa è dedicata ad ognuna di quelle donne che non hanno avuto la forza di denunciare il proprio aguzzino né di ribellarsi, simboleggia il sangue versato dalle tante vittime di una brutale violenza, rappresenta la richiesta di aiuto di tutte quelle donne che stanno ancora lottando per superare quello che credono amore.
La #panchinarossa vuole essere uno stimolo ad una presa di coscienza, ad un confronto continuo, ad una riflessione permanente sulla violenza e sui cambiamenti culturali necessari per debellarla. La #panchinarossa è uno strumento di riflessione per la società tutta, un momento di sensibilizzazione e coinvolgimento delle autorità pubbliche, un’incitazione all’agire sull’educazione e al rispetto della persona, per combattere il silenzio, un silenzio colpevole e omertoso di chi troppe volte gira la faccia dall’altra parte, fingendo di non vedere il problema, per evidenziare che bisogna andare oltre la panchina rossa e combattere ogni forma di abuso e discriminazione.
Isa Maggi
Coordinatrice nazionale degli Stati Generali delle Donne