Il Tribunale riconosce maternità e gravidanza come legittimo impedimento per le avvocate
A Prato l’ufficio giudiziario sigla un patto con Provincia e Ordine forense per garantire la compatibilità fra esercizio della professione e famiglia
Sì al legittimo impedimento per gravidanza: più tutela per le donne che esercitano la professione forense. La gravidanza o la maternità sono un motivo valido perché un avvocato chieda il legittimo impedimento. Ad applicare questo principio, è il Tribunale di Prato: un’intesa è stata raggiunta per garantire alle donne impegnate nel Foro toscano la compatibilità fra l’esercizio della professione e la maternità. A firmare il protocollo, la consigliera di parità della Provincia, Micaela Venturi, il presidente del Tribunale di Prato, Antonio Genovese, e la presidente del comitato per le Pari opportunità presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Debora Bandoni (il testo è disponibile come documento correlato). L’accordo impegna il Tribunale a far sì che i magistrati riconoscano lo stato di gravidanza e maternità quale causa di legittimo impedimento a comparire dell’avvocato (penalista, civilista e giuslavorista che sia). Inoltre ai giudici si chiederà di chiamare prima di tutti gli altri i procedimenti in cui è difensore un avvocato in stato di gravidanza e di tener conto delle esigenze legate all’allattamento.