IN SICILIA QUASI 1 DONNA SU 3 HA SUBITO VIOLENZA FISICA O SESSUALE

da | Mar 7, 2014 | Donne e violenza di genere

OLTRE 1,4 MILIARDI DI EURO all’anno il costo economico e sociale della violenza spesi nella sola regione SICILIA

 

E’ arrivata oggi a Palermo la dodicesima delle 14 tappe del tour “Le parole non bastano più”di Intervita Onlus, realizzato grazie alla collaborazione di UBI BANCA, per dire basta alla violenza sulle donne, sensibilizzare l’opinione pubblica sulle dimensioni del problema e incontrare le Istituzioni locali per confrontarsi con chi sul territorio lavora ogni giorno per contrastare questo fenomeno. In Sicilia, quasi 1 donna su 3 ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita. E ancora, quasi 6 su 10 sono state minacciate, spinte, afferrate con violenza e schiaffeggiate. Accanto agli inaccettabili ed inestimabili costi umani di questo vero e proprio bollettino di guerra, la sola regione Sicilia sostiene anche gli effetti in termini economici per una cifra allarmante di oltre 1,4 miliardi di euro[1].

La tappa palermitana di “Le parole non bastano più” – che ha preso il via nel giorno di San Valentino e terminerà a Roma il giorno della Festa della Donna – ha visto un duplice appuntamento: un focus group dal titolo “Quali investimenti per strategie di contrasto alla violenza contro le donne?” che si è svolto presso la Sala dell’Assessorato alla Cittadinanza Sociale del Comune di Palermo, alla presenza tra gli altri di Agnese Ciulla, Assessora Pari Opportunità Comune di Palermo, Alessandro Volpi, Responsabile Programma Italia Intervita Onlus, Valeria Emmi, Coordinatrice Progetti Area Programma Italia Intervita Onlus, Giovanna Vingelli, Ricercatrice Intervita Onlus per confrontarsi sulle buone pratiche di intervento. La sera, dalle finestre che affacciano su Piazza Bellini ha preso vita un evento di sensibilizzazione dedicato ai cittadini. Un evento dal forte impatto emotivo, dove la voce è protagonista per coinvolgere spettatori e passanti in un mondo fatto di urla, minacce e botte che le donne vittime di violenza – e spesso i loro bambini – vivono quotidianamente. La violenza domestica per un giorno occupa le vie delle città, diventando qualcosa di pubblico, impossibile da ignorare. La violenza, infatti, non è mai un fatto privato, riguarda tutti noi. Solo impegnandoci in prima persona possiamo fermarla.

Ogni 3 giorni, in Italia, una donna viene uccisa dal partner, dall’ex o da un familiare e denuncia l’accaduto solo il 7,2% delle vittime. In un anno più di 1 milione di donne finiscono nella rete dei soprusi al maschile, che si ripetono più volte arrivando a sommare la vergognosa cifra di 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro). Oltre 25 casi al giorno, sono gli episodi di stalking, segnalati all’autorità di polizia da quando esiste lo strumento legislativo.

“Dalla nostra indagine è emerso che tra le donne che subiscono violenza solo il 3% ricorre a cure ospedaliere. Perché? Principalmente per vergogna e per paura. Nella stragrande maggioranza dei casi sono gli stessi maltrattanti a provvedere a cure e medicazioni per nascondere i segni o ad accompagnare le vittime al pronto soccorso, pronti a intervenire nel caso di domande scomode. E’ necessario assicurare che le donne trovino ambienti accoglienti e multifunzionali dove personale specializzato possa garantire cure mediche e psicologiche offrendo la massima tutela e riservatezza – spiega Marco Chiesara, Presidente Intervita Onlus. Vogliamo restituire alle donne colpite da violenze fisiche e psicologiche la loro dignità e per questo crediamo che SOStegno Donna sia un modo concreto per stare loro vicino”.

Il Pronto Soccorso è il luogo dove si può far emergere la violenza domestica, perché nonostante la maggior parte delle donne maltrattate scelga il silenzio, è qui che queste si rivolgono quando decidono di chiedere aiuto. Intervita con il progetto SOStegno Donna mira a garantire 3 sportelli di assistenza psicologica e sociale aperti l’intera giornata – H 24, sette giorni su sette – nei Pronto Soccorso di 3 aziende ospedaliere. SOStegno Donna non solo protegge la vittima di violenza, somministrandole le cure necessarie al riparo dal controllo del maltrattante ma permette di riconoscere e affrontare efficacemente la violenza attraverso la presa in carico d’urgenza e l’indicazione dei servizi di supporto sul territorio. In un anno, sono 900 donne le donne vittime di violenza a cui SOStegno Donna potrà dare un aiuto. E 150 persone, tra medici e infermieri, saranno coinvolte in una formazione specializzata per riconoscere i maltrattamenti e maturare le competenze per dare ascolto e indirizzare le donne giunte in Ospedale verso lo Sportello a loro dedicato.

La campagna LE PAROLE NON BASTANO PIU’ e il progetto SOStegno Donna hanno ricevuto il sostegno di UBI BANCA.

LA NUMERAZIONE SOLIDALE

Dal 20 febbraio al 10 marzo è possibile contribuire a “Le parole non bastano più” con un sms da 2 euro al 45508 da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, e Nòverca;oppure 2 euro da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb, TeleTu e TWT.

UBI BANCA SOCIAL BOND

UBI Banca sostiene il progetto “SOStegno Donna” di Intervita con una serie di strumenti messi a disposizione dei clienti in tutte le filiali bancarie del Gruppo oltre che attraverso i servizi di internet banking. Tra questi rientra il Social Bond UBI Comunità per Intervita: un’obbligazione destinata ai risparmiatori che presenta le caratteristiche tipiche di un investimento obbligazionario, tra cui la garanzia di rimborso del capitale e un tasso di rendimento allineato a quello di titoli assimilabili, ma permette al contempo di sostenere Intervita. UBI Banca, infatti, corrisponderà a titolo di liberalità lo 0,5% di quanto raccolto per finanziare il progetto SOStegno Donna.

E’ possibile sostenere le iniziative di Intervita anche direttamente effettuando una donazione mediante un bonifico bancario sul conto intestato a Intervita Onlus presso UBI Banco di Brescia, IBAN IT10R0350001630000000057407, oppure attraverso l’Internet Banking Qui UBI (funzione “Bonifico per iniziative solidali).

Il TOUR

La violenza domestica non è un fatto privato, per questo Intervita coinvolge e attira l’attenzione di tutti: dal 14 febbraio a Milano all’8 marzo a Roma arriva in 14 città italiane un evento di piazza dal forte impatto emotivo dove in un crescendo di tensione si spinge a riflettere su cosa significa vivere la violenza più nascosta. Il tour affiancherà agli eventi di Piazza un ciclo di workshop dal titolo “Quali investimenti per strategie di contrasto alla violenza contro le donne?” per coinvolgere le realtà locali nell’individuare e condividere le misure più efficaci per contrastare questo fenomeno.

Dopo Milano, Torino (17/02), Genova (18/02), Trento (19/02), Padova (20/02), Bologna (21/02), Firenze (24/02), Ancona (25/02), L’Aquila (26/02), Napoli (27/02), Bari (28/02), Palermo (3/03), Cosenza (5/03), per chiudere con un grande evento a Roma (8/03).

LE VOCI

La voce (insieme ai rumori) è l’unico elemento con cui si intuisce che sta per scatenarsi un fenomeno di violenza. Per la prima volta in Italia, Intervita Onlus propone un nuovo modo di parlare di violenze sulle donne e il soggetto principale della campagna non è un volto tumefatto, ma le voci di doppiatori noti che nelle piazze italiane riportano i passanti ad una dimensione – quella del litigio – che il più delle volte viene vissuta da chi ascolta e da chi la subisce in un contesto privato. Ha sostenuto la realizzazione della campagna Beep Studios di Roma.

L’IMPEGNO DI INTERVITA ONLUS A FAVORE DELLE DONNE

Intervita Onlus, da sempre impegnata nella tutela dell’infanzia, ha riscontrato sul campo che le mamme, e ancora più in generale le donne, sono da sempre vittime di violazioni inaccettabili dei loro diritti umani fondamentali. Ancora troppe donne sono discriminate, insediate e manipolate. Promuovere il loro benessere, la loro tutela significa anche tutelare i bambini e difendere le famiglie stesse. Donne e bambini sono dunque un binomio inscindibile, perché quando una donna vede riconosciuti i propri diritti, a qualunque livello e in qualunque contesto, diventa la prima figura protagonista per la difesa dei diritti dei propri figli e di tutti i bambini in generale. Lavorando con i bambini, non potevamo quindi restare indifferenti di fronte a situazioni di violenza, di soprusi e di maltrattamenti nei confronti delle donne, inaccettabili e spesso dimenticati. E’ per questo, dunque, che la difesa dei diritti delle donne e la lotta contro ogni forma di violenza di genere è diventata una delle priorità dell’intervento di Intervita nei territori dove opera.