Comunicato stampa
Milano, 20 febbraio 2018
“Com’eri vestita?”
Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale
Il centro antiviolenza Cerchi d’Acqua organizza la mostra “Com’eri vestita?” – Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale. Un’installazione in cui i vestiti esposti rappresentano simbolicamente quelli indossati durante la violenza subita e sono accompagnati da brevi suggestioni che le donne hanno voluto condividere, raccontando alcuni elementi della loro esperienza.
La mostra trae ispirazione dalla poesia “What I was Wearing”© di Mary Simmerling. L’idea è stata sviluppata nel 2013, in un’istallazione artistica dal titolo “WHAT WERE YOU WEARING?” da Mary Wyandt- Hiebert, docente alla University of Arkansas, e da Jen Brockman, direttrice del Sexual Assault Prevention Center presso la University of Kansas. E’ nata dal bisogno di scuotere l’attenzione del pubblico e sfatare gli stereotipi sulla violenza sessuale. Troppo spesso infatti, la domanda “Cosa indossavi? Com’eri vestita?” sottende una sfumatura accusatoria, come a dire “te la sei un po’ cercata…”, rivolgendo i riflettori su chi subisce violenza e non su chi la agisce.
Per questo è necessario un cambiamento culturale, perché la violenza sessuale non può essere eliminata cambiando look o più semplicemente un abito. Cerchi d’Acqua ha voluto riadattare e sviluppare l’idea della mostra americana calandola nella realtà milanese, territorio in cui opera da molti anni. L’obiettivo è decostruire alcuni stereotipi relativi alla violenza sessuale, primo tra tutti l’idea che l’abbigliamento possa esserne la causa e che l’atteggiamento e il comportamento della donna possano averla provocata.
Nell’intento di rappresentare una realtà più vicina al nostro mondo, “Com’eri vestita?” affronta il tema della violenza includendo aspetti poco presenti nell’immaginario collettivo. Attraverso un indumento, si racconta di violenza sessuale, stupri, molestie, abusi subiti da estranei o da partner occasionali, ma più frequentemente dal compagno di una vita che non accetta un “NO”, oppure da una fidata figura familiare, nelle sicure e insospettabili mura domestiche.
La mostra verrà allestita in via De Amicis 10 presso la Casa dei Diritti e sarà inaugurata il 13 marzo 2018 alle ore 14,30, rimanendo poi aperta al pubblico fino al 21 marzo alle ore 12,00.
Realizzata in collaborazione con la Casa dei Diritti e la Rete Antiviolenza di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano
Il centro antiviolenza Cerchi d’Acqua è nato nel 2000 e da allora si occupa di contrastare la violenza di genere offrendo percorsi di elaborazione del trauma e partendo dal presupposto che ogni donna abbia in sé la forza e le risorse per uscire dalla violenza.
Cerchi d’Acqua – che fa parte della Rete delle Case delle Donne e dei Centri Antiviolenza della Lombardia ed è socia fondatrice di D.i.Re. (Donne in Rete Contro la Violenza) – garantisce riservatezza, anonimato e non
giudizio. La sua équipe di lavoro è composta da consulenti di accoglienza, psicologhe-psicoterapeute,
avvocate, orientatrici e formatrici.
Cerchi d’acqua cooperativa sociale a responsabilità limitata – ONLUS, Contro la violenza alle donne – Contro la violenza in famiglia
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