Indennità di maternità alle professioniste anche per adozione o affido di bimbi italiani sopra i 6 anni

da | Ott 23, 2015 | Anno 2015

Illegittimo il limite di età ante Jobs Act imposto alla fruizione del trattamento: la procedura nazionale è lenta e spesso il decreto del giudice arriva quando il bambino non è più in tenera età – Sentenza 22 ottobre 2015

 

Cade l’ultimo paletto fra figli e figliastri. Ed è la scure della Consulta ad abbatterlo, dichiarando incostituzionale la norma secondo cui quando una libera professionista adotta o riceve in affido un bambino di nazionalità italiana sopra i sei anni non ha diritto all’indennità di maternità. Si tratta infatti di una norma discriminatoria in danno dei minori con passaporto tricolore e della mamme pronte a prenderli con sé, specie se si considera che la procedura di adozione nazionale risulta spesso lunga e tortuosa: quando interviene il decreto di affidamento preadottivo il minore ha già superato i limite indicato dall’articolo 72 del decreto legislativo 151/01. La disposizione è dunque dichiarata incostituzionale dall’Alta corte con la sentenza 205/15, che vale tuttavia per il passato: nel frattempo un decreto attuativo del Jobs Act, il numero 80/2015, ha già svincolato l’erogazione del trattamento dal requisito anagrafico.