di Isa Maggi
Sono 100 le scadenze che l’Italia dovrà affrontare nel 2022 di cui 83 milestone e 17 target. Nel 2021 erano state 51. Occorre adesso un grande sforzo da parte del Governo e degli altri soggetti coinvolti per rispettare il cronoprogramma stabilito dal piano.
Questi numeri ripropongono il tema dell’importanza del monitoraggio sullo stato di avanzamento dei vari progetti per non rischiare di perdere le risorse assegnate al nostro paese.
Il Governo ha dichiarato di aver raggiunto i 51 adempimenti che dovevano essere completati per il 2021 solo negli ultimi giorni dell'anno e ricorrendo alla decretazione d’urgenza.Nel quarto trimestre del 2022 dovrà essere conseguito lo stesso numero di scadenze di tutto il 2021.
Il completamento di un numero doppio di milestone e target comporterà quindi un grande sforzo da parte del Governo e degli altri soggetti coinvolti. Solo attraverso una documentazione puntuale sarà possibile tenere traccia di tutti gli adempimenti da assolvere in modo da evitare che si accumulino ritardi incolmabili. Per questo è importante un maggiore impegno delle Istituzioni anche su questo fronte.
All’Italia nell’ambito del Pnrr sono stati assegnati circa 190 miliardi di euro tra prestiti e sovvenzioni. Tali risorse tuttavia non saranno erogate in un’unica soluzione ma in rate successive. Un primo pre-finanziamento pari a 24,9 miliardi di euro è stato erogato lo scorso agosto. L’Italia è adesso in attesa del primo finanziamento vero e proprio pari a circa 21 miliardi.L’erogazione delle risorse è subordinata al rispetto di una rigida tabella di marcia che prevede, per ogni intervento contenuto nel Pnrr, l’espletamento di alcune scadenze. La Commissione Europea può decidere di bloccare l’erogazione delle risorse nel caso di gravi ritardi o inadempienze.
Il Pnrr italiano effettua un’ulteriore suddivisione delle scadenze. Alcune hanno una rilevanza europea, e sono quelle previste dal piano approvato dalle Istituzioni Europee, altre invece hanno una valenza solo a livello nazionale e rappresentano ulteriori passaggi intermedi volti a facilitare il conseguimento delle “scadenze Ue”.Per quanto riguarda il 2022 gli adempimenti “Ue” che il nostro paese dovrà conseguire sono 100. I periodi più intensi saranno giugno e dicembre, quando l’Italia dovrà inviare alla Commissione le richieste di finanziamento. A giugno infatti le scadenze da completare saranno 38 di cui 1 target. A dicembre invece saranno 51 di cui ben 16 target.
Questi adempimenti fanno riferimento in particolare a 84 misure. La maggior parte sono inserite nella missione 1 del piano (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo). Sono 25 infatti le misure contenute in questa missione per cui sono previste scadenze nel 2022.
Al secondo posto c’è invece la missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) con 24 misure interessate da scadenze.
La misura più “impegnativa” nel 2022 sarà la M1C1 (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella pubblica amministrazione) che da sola richiede 14 adempimenti.Al secondo posto troviamo invece a pari merito le componenti “Turismo e cultura 4.0” e “Agricoltura sostenibile ed economia circolare” con 8 adempimenti ciascuna.
Il Pnrr vedrà la partecipazione diretta non solo delle amministrazioni centrali ma anche degli Enti territoriali. Questi potranno avere diversi gradi di coinvolgimento. Il più marcato dei quali vedrà il diretto affidamento a Comuni, Province e Regioni di una parte cospicua delle risorse per la realizzazione di opere pubbliche.Tuttavia anche in questi casi il Pnrr individua un soggetto responsabile del singolo adempimento. Generalmente questi enti sono i ministeri o comunque strutture legate all’attività del governo (come la protezione civile). E’ l’esecutivo il responsabile ultimo del rispetto del cronoprogramma. Infatti qualora i soggetti incaricati della realizzazione degli interventi non fossero in grado di concludere i lavori entro i tempi previsti, sarebbe il governo a subentrare attraverso i suoi poteri sostitutivi introdotti con il decreto legge 77/2021. Il soggetto individuato come responsabile del maggior numero di scadenze,in generale, è il ministero della transizione ecologica Mite, competente in maniera esclusiva per il conseguimento di 14 scadenze tra milestone e target. A queste poi se ne aggiungono altre 4 per cui il Mite è coinvolto insieme ad altri soggetti.
Il secondo Ministero maggiormente coinvolto è invece quello delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il Mims, responsabile di 13 adempimenti a cui se ne devono aggiungere altri 4 per cui è previsto il coinvolgimento di altri soggetti.
Al terzo posto infine troviamo il Ministero della Salute, responsabile per il completamento di 8 scadenze.
Allo stato attuale sono 2 le scadenze previste per il 2022 che sono già state completate. In entrambi i casi si tratta di milestone. La prima riguarda l’assegnazione ai Comuni di risorse per la realizzazione di progetti nell’ambito della rigenerazione urbana, l’altra invece è relativa alla semplificazione delle norme per gli interventi sulle infrastrutture di approvvigionamento idrico. Traguardo che è stato raggiunto grazie all’articolo 2 comma 4-bis del decreto legge 121/2021.
Sono altre 5 le scadenze che dovranno essere completate entro il primo trimestre del 2022. Tra queste:
– lo sviluppo dei servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette;
– l'attuazione di una politica di investimento per la stipula di contratti di sviluppo volti a stimolare la competitività delle filiere produttive;
– la mappatura degli insediamenti agricoli abusivi nell’ambito della lotta al caporalato;
– la firma delle convenzioni per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia sociale;
– l'entrata in vigore del piano operativo relativo ai progetti riguardanti l'assegnazione di un alloggio e le stazioni di posta nell'ambito dell'edilizia sociale.
In particolare è interessante sottolineare come entro la fine dell’anno dovranno essere raggiunti 17 obiettivi (target). Tali scadenze hanno un valore molto rilevante in quanto rappresentano il completamento di una misura o comunque il raggiungimento di uno step importante tra questi:
– l’avvio delle procedure per l’assunzione di personale nei tribunali civili, penali e amministrativi;
– l’assegnazione degli appalti per quanto riguarda la misura “porti verdi”;
– l’assegnazione di almeno 300 borse di studio per giovani ricercatori.