di Elisabetta Righi Iwanejko
La nuova stella della sinistra mondiale, lavorò come consulente nel team del premier britannico Tony Blair. Vedremo se resterà una speranza come Zapatero o Tsipras, o lascerà una traccia profonda come il suo mentore che nel bene e nel male ha dimostrato che esiste una terza via, il cosiddetto liberalsocialismo che Clinton, Prodi, Schroeder hanno solamente sfiorato.
Un'altra sfida per Jacinda, sarà eguagliare Helen Clark l'unico capo di governo laburista della Nuova Zelanda a vincere tre elezioni consecutive. Un primato invece mutuato per molti premier del Partito Nazionale (conservatori). Dall'ottobre 2017 è la più giovane premier della storia (37 anni) insediata a Wellington.
“Non dirò mai il suo nome”. La celebre frase pronunciata dopo l'attentato di Christchurch del marzo 2019 è il punto culminante della sua esperienza di governo. Per Jacinda il fanatico razzista che ha ucciso 50 musulmani in preghiera è un criminale che non merita alcuna ribalta mediatica. Le politiche sociali rappresentano il target fondamentale della sua azione politica che, oltre al welfare, includono tutela dell'ambiente e reale applicazione delle pari opportunità. La perfetta gestione dell'emergenza sanitaria ha facilitato la conquista del secondo mandato alle elezioni della scorsa settimana. Nei prossimi anni l'ardua sentenza: meteora o stella cometa?