Pelletier, con un testo agile e accensibile a tutti, offre un’analisi dettagliata e rigorosa dei percorsi della tradizione ecclesiale e la questione della mancanza di rappresentanza e considerazione delle donne nella chiesa. Il libro, strutturato in due parti, analizza i principali problemi della questione.
La prima parte mostra il rapporto ambiguo della Chiesa con le donne, da sempre membra vive della comunità ecclesiale ma quasi da subito ingabbiate da una antropologia (e una struttura sociale) non scaturita dal Vangelo, ma dal contesto culturale patriarcale e sessista.
Nella seconda parte l’autrice tratta due questioni fondamentali per provare a smuovere una situazione oramai in forte affanno, soprattutto se si considera l’evoluzione del contesto culturale. L’ultimo capitolo, infine, riguarda l’annosa questione dello specifico femminile.
Con agiatezza il testo mostra come questo sia sempre stato descritto da maschi che si sono invece guardati bene dal pensare lo specifico maschile, perché è molto più funzionale al sistema pensare il maschile come universale e il femminile come parziale/specifico. L’autrice però – in linea con il femminismo della differenza – tenta anche di sottolineare il valore della diversità, che ancora non riusciamo adeguatamente a pensare, arrivando a toccare temi controversi quali la mancata ordinazione delle donne e la necessità per la chiesa intera di recuperare la dimensione battesimale della vita cristiana.
La pubblicazione del volume segna l’inizio della collaborazione tra il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II e le edizioni Studium.
Prefazione di Vincenzo Paglia