Sono appena riemersa dallo splendido romanzo storico di Clara Negro, giallista genovese della quale ho già avuto il piacere di apprezzare e recensire due opere
Anche questo, come i due gialli, mi ha dato innumerevoli emozioni; nonostante la mole alquanto ragguardevole, 453 pagine, l’ho letto in un soffio e mi ha appassionato e commosso.
L’autrice ha ambientato questa sua storia durante il ventennio fascista tra la Toscana, Genova, Bologna e Sanremo. La straordinaria protagonista è Giulia Corsani anzi, la Giulia (con l’articolo davanti come si usa in Toscana), la cui vita viene seguita da Negro nelle varie tappe della sua esistenza. Insieme a lei conosciamo prima la sua famiglia di origine, la madre Giovanna, i fratelli e le sorelle ma soprattutto il padre Alfredo, ribelle e idealista fino alla fine, le cui idee, che prima condivideva, in seguito verranno da lei tradite.
C’è poi suo marito Otello, bolognese doc, che lavora nelle ferrovie, le sue cognate e i/le tanti/e co-protagonisti/e che hanno un ruolo, ognuno/a di loro diverso, nella vita della Giulia, detta la Morina perché Morini è il soprannome che hanno dato alla famiglia per via del colore della pelle e dei capelli (anche se lei è bionda); nonostante la giovane età dimostra, sin da subito, una straordinaria forza di carattere che la porterà a fare scelte non sempre facili, spesso dolorose, non curandosi del giudizio degli/lle altri/e né tantomeno piegandosi al modello di allora, e in parte anche di adesso, della donna nei ruoli di moglie e madre.
Semplicemente perfetta la contestualizzazione storica, molto dettagliata, con riferimenti continui a eventi accaduti in quei tragici anni che fanno da cornice alle avventure della Giulia: complimenti!
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