La mamma border line e la custodia cautelare del padre fanno scattare l’adottabilità del bambino, 26 marzo 2012

da | Mar 27, 2012 | Anno 2012

La mamma border line e la custodia cautelare del padre fanno scattare l’adottabilità del bambino

 

Una mamma con gravi patologie psichiatriche e la custodia cautelare del padre legittimano l’adottabilità del minore. Non basta. Sulla decisione del giudice hanno peso i contrasti con i servizi sociali che non riescono a creare un rapporto fra genitori e bambino.
Sono questi alcuni dei principi ribaditi dalla Corte di cassazione con l’ordinanza n. 4855 del 26 marzo 2012.
Dunque la prima sezione civile ha confermato il provvedimento con il quale la Corte d’Appello di Trento ha convalidato l’adottabilità di un minore figlio naturale di una mamma affetta di schizofrenia paranoide e un padre raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Inoltre i due non avevano mostrato alcuna collaborazione con i servizi sociali per la costruzione di un rapporto genitoriale.
Gli Ermellini hanno motivato la decisione ricordando che «la Corte di appello ha messo coerentemente al centro della propria valutazione la giurisprudenza di legittimità che traccia i principi fondamentali in tema di dichiarazione di adottabilità. Specificamente per ciò che l’obbligo di valutare se la famiglia d’origine sia in grado di prestare, in via non transitoria, le cure necessarie, e di assicurare l’adempimento dell’obbligo di mantenere, educare e istruire la prole, al fine di garantire un equilibrato e armonioso sviluppo della personalità del minore, con conseguente configurabilità dello stato di abbandono in caso di accertamento negativo a cui si accompagni l’ulteriore positivo accertamento che tale inidoneità abbia provocato, o possa provocare, danni gravi e irreversibili alla equilibrata crescita del minore».