Ai fini della condanna è sufficiente rifiutare in qualunque modo l'intimità. Reclusione a chi abusa della moglie dopo averla ripetutamente picchiata e insultata – Sentenza del 5 novermbre 2013
La violenza sessuale sussiste anche nel caso in cui la vittima non abbia la forza di reagire fisicamente all'aggressione. Infatti finisce in carcere chi abusa della moglie dopo una violenta lite in cui l'ha ripetutamente picchiata e insultata e la vittima, ormai fragile per le percosse, è inerme preda. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza 44641 del 5 novembre 2013, ha confermato il verdetto della Corte d'appello di Cagliari che ha ritenuto un 55enne colpevole dei reati di maltrattamenti e violenza sessuale continuata condannandolo a otto anni di reclusione.