L’affidataria dei minori non ha diritto alla casa se è andata a vivere con il nuovo compagno
Respinto il ricorso di una donna che aveva intrapreso da tempo una convivenza more uxorio
L’affidataria dei minori non ha diritto all’assegnazione della casa nel caso in cui ha abbandonato il tetto coniugale per andare a vivere con un nuovo compagno.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con una sentenza del 5 maggio 2011, ha respinto il ricorso di una signora che aveva intrapreso da tempo una convivenza more uxorio.
Non solo. Dal nuovo partner la donna aveva avuto un terzo figlio. Ma, una volta ottenuto l’affidamento dei primogeniti, aveva chiesto l’assegnazione dell’appartamento dove aveva vissuto con l’ex marito.
Una tesi, questa, che è stata bocciata dal Tribunale di Taranto, dalla Corte d’Appello e ora dalla Cassazione. In particolare la prima sezione civile ha spiegato che “considerato che il primo motivo appare manifestamente infondato, non essendosi la sentenza impugnata posta in contrasto con l’orientamento di questa Corte riguardo all’assegnazione della casa coniugale, avendo accertato in fatto che la ricorrente aveva da molti anni dal momento della domanda abbandonato la casa coniugale per intraprendere la convivenza con altro uomo, ormai consolidata anche con la
procreazione di un figlio, cosicché non esistendo più una casa coniugale non era luogo a farsi assegnazione di essa”.
L’affidataria dei minori non ha diritto alla casa se è andata a vivere con il nuovo compagno, 5 maggio 2011
