Amare l’ambiente significa preservalo, ognuno con le proprie forze, dal potere distruttivo della violenza. È evidente quanto l’uomo sia violento verso tutto ciò in cui è immerso, egli ha espresso la propria inclinazione fin dalle origini quando è comparso sulla Terra come homo erectus ed ha deciso di costruire la prima arma: una sorta di freccia in pietra detta amigdala.
Certamente aveva bisogno di cibo e la caccia a mani nude non è mai stata di facile realizzazione, così l’intelligenza lo ha condotto ad ideare un’arma con cui avrebbe in seguito potuto primeggiare non solo sugli animali, ma anche sui suoi simili più deboli o disarmati.
Come sappiamo il surriscaldamento globale è la conseguenza delle azioni umane dell’eccessivo rilascio in atmosfera di rifiuti industriali, agricoli, zootecnici capaci di alzare la temperatura terrestre con il risultato di cataclismi sempre più evidenti: inondazioni e siccità distruggono il cibo dei più poveri.
Piano piano e negli ultimi anni sempre più velocemente i problemi climatici stanno interessando anche i Paesi ricchi e il problema diventa di attualità. La transazione ecologica di cui si parla sempre più e che il Governo promuove grazie ai fondi europei dovrebbe allontanaci dai combustibili fossili, i principali accusati, per abbracciare le fonti rinnovabili.
Ben vengano questi progressi, è ciò che auspichiamo da anni, ma saranno davvero realizzabili fino in fondo senza una profonda coscienza ecologica?
Il dubbio nasce dalla natura umana che non ha mai perso il primitivo guerriero divenuto presto colonizzatore incurante dell’ambiente e proteso alla ricchezza a tutti i costi.
La coscienza ecologica non nasce in poco tempo anche perché si tratta di educare un istinto innato, un bisogno di conquista noncurante degli altri.
L’ambiente? Cosa vuoi che importa se lo si lascia inquinato ai posteri, l’importante è arricchirsi qui ed ora nell’unico presente a cui è interessato il “primitivo”.
Lo so che molti di noi crede nella visione ecologica e quindi custodisce l’ambiente come un luogo sacro, ma evidentemente è il comportamento di chi ha raggiunto la consapevolezza.
Forse dovemmo ricordarci di più dell’ilozoismo, quella concezione filosofica tipica della Scuola jonica per cui la vita è intrinseca alla materia di cui è costituita la Natura stessa e tutto ciò che la compone. Anche la guerra inquina e distrugge l’ambiente e questo è un problema in più da non sottovalutare.