Siero terapia a tessuto specifico, una cura contro patologie tipicamente femminili
E’ sempre più numeroso il numero di persone che affida la propria salute ad un nuovo modello medico in grado di utilizzare medicine d’avanguardia, di offrire le soluzioni meno invasive nella cura enella prevenzione dei vari ambiti del benessere, sia in campo diagnostico che terapeutico. Metodologie ed interventi, alcuni dei quali ancora sconosciuti, ma la cui efficacia nei trattamenti è stata documentata.
Nello specifico, alcune terapie biologiche, sono in grado di migliorare sensibilmente molte delle patologie tipicamente femminili quali l’osteoporosi, disturbi del ciclo mestruale, malattie degenerative del sistema scheletrico, infettive dell’apparato genitale e la mastopatia fibrocistica, molto frequente nelle donne fin dalla giovane età. Una delle nuove metodologie, denominata SAT (Siero terapia a tessuto specifico) è particolarmente indicata nella loro cura .
Per conoscere meglio i campi d’intervento, la durata e i costi di questa terapia innovativa, abbiamo chiesto alla dottoressa Rita Brandi , che ha una vasta e provata esperienza nel suo utilizzo, di spiegare in cosa consiste. "Ho scoperto casualmente, e poi approfondito, questa terapia biologica molto innovativa che va a modulare tutta la funzionalità dei tessuti coinvolti in un processo patologico a partire dalla modulazione del diencefalo, organo centrale che considero come il grande architetto del nostro organismo. Fino ad arrivare all’organo bersaglio. Questa terapia, i cui farmaci sono regolarmente registrati al Ministero della Sanità dal 1985, si chiama SAT (Siero Terapia a Tessuto specifico) ma è ancora molto poco conosciuta. Recentemente è stata sperimentata con buon successo in America come anti-aging inteso non solo come l’invecchiamento della pelle (come tutti pensano) ma degenerazione più generica di tutti i tessuti".
L’utilizzo della SAT terapia, fra le patologie che abbiamo elencato, in quali di esse ha dato maggiori risultati?
Ottenuti e documentati in particolari nei casi di: infertilità, (maschile e femminile), nelle candidosi recidivanti, nella mastopatia fibroso cistica nell’osteoporosi, nell’artrosi e artrite deformante e nella sindrome del climaterio.
Queste terapie che lei applica escludono un trattamento più tradizionale in senso lato?
Assolutamente no, anzi nascono come terapie integrate ai trattamenti convenzionali oppure , e mi riferisco alla SAT terapia in particolare, le uso talvolta come unica terapia solo laddove il paziente non abbia avuto risultati positivi o scarsi.
I farmaci tradizionali sono totalmente od in parte convenzionati con il SSN. Questa terapia, è convenzionata? Quali sono mediamente i suoi costi? Per quanto tempo si deve fare?
La terapia non è convenzionata e i costi sono rapportati al tipo di patologia, alla sua cronicità e alla risposta soggettiva di ogni paziente; mediamente tra i due e i sei mesi si ottengono dei risultati soddisfacenti se non addirittura risolutivi. Per quantificare i costi si aggirano mediamente dai cento ai quattrocento euro mensili.
Come mai queste terapie non vengono mai pubblicizzate?
C’è da dire che la medicina ha fatto tantissimi progressi e ogni scoperta farmacologica ha le sue buone ragioni. Ovviamente il sistema sanitario non può farsi carico di tutto, perciò eroga soltanto quei farmaci studiati e sperimentati dalle più note case farmaceutiche che ovviamente si occupano della formazione scientifica dei medici.
Si sa o si dice, che il sistema sanitario sia in mano alle multinazionali farmaceutiche che indirizzano il “mercato” della salute.
Come convincere un paziente a cambiare strategia terapeutica?
Se il paziente ha avuto dei risultati dalle terapie convenzionali naturalmente sarà lungi da me dal distoglierlo dal cammino intrapreso. Ma se non ci sono state risposte né sulla sintomatologia né sull’evoluzione del quadro clinico, consiglio di cambiare terapia, ovviamente! E faccio altrettanto laddove le terapie classiche si considerano incerte e con notevole tossicità per il paziente. Purtroppo ancora in tante patologie si ricorre all’uso di farmaci dagli effetti collaterali estremamente dannosi. Quello che purtroppo passa dalla pubblicità, è un messaggio all’utilizzo d’interventi innovativi solo nel campo dell’anti-aging e dell’estetica, mentre nulla o poco si sa di altre valide terapie.
Come si fa a venire a conoscenza della SAT terapia visto che non è pubblicizzata? Forse si da più attenzione alla bellezza che alla salute’?
Ho capito che le persone che arrivano alla SAT terapia sono culturalmente più evolute, dal momento che l’avvicinamento ad essa implica una maggiore attenzione e desiderio di scoprire le novità anche in campo medico, una ricerca individuale e poco condizionata dal messaggio pubblicitario. Ma il maggior numero dei pazienti che mi arrivano provengono dal passaparola di chi è stato trattato con successo dalla SAT. In quanto alla seconda domanda forse è proprio così. Si da più attenzione alla bellezza che alla salute e vorrei fare un esempio che vi farà capire l’importanza dell’estetica: avrete visto tantissime volte delle donne con bellissime bocche rifatte ma il loro sorriso non lo è altrettanto, essendo mancante di uno o più denti, invece indispensabili alla nostra salute, tant’è che i latini dicevano “prima di gestio fit in ore”.