Il tribunale della Capitale continua a prescrivere il sostegno anti-conflittualità come onere per salvare l’affido condiviso mentre la Suprema corte afferma che solo la legge può imporre trattamenti sanitari – Sentenza, 25 maggio 2017
Ai genitori divorziati si prescrive la psicoterapia individuale e un percorso di sostegno per il fare il papà e la mamma in modo da salvare l’affido condiviso.
È quanto emerge dalla sentenza 2083/17, pubblicata dalla prima sezione civile del tribunale di Roma, che ha assunto analoghi provvedimenti anche e soprattutto in fase di separazione.
Il tutto anche se la Cassazione sentenza 13506/15 ha ricordato che solo la legge può imporre trattamenti sanitari e che dunque non può essere imposto, ad esempio, ai genitori immaturi di andare dallo “strizzacervelli” per imparare a gestire i figli. Si va invece consolidando l’orientamento dell’ufficio giudiziario della Capitale, il più grande d’Europa, che conosce e cita espressamente l’arresto della Suprema corte ma ritiene che la prescrizione del percorso presso lo specialista non costituisca una limitazione personale ma sia funzionale allo stesso interesse del genitore onerato nei casi di conflittualità della coppia che nuoce ai figli.