Nell’ambito del ciclo di conferenze organizzata dall’Ufficio di Informazione in Italia del Parlamento Europeo "L’Europa è per le donne" si è svolto l’incontro "Imprese che resistono-strumenti e finanza per l’imprenditoria femminile.
Recenti analisi evidenziano che le imprenditrici italiane pagano di più per scoperti di conto corrente rispetto agli uomini. Non ci sono prove che le donne sono più a rischio degli uomini. Il differenziale maschio / femmina rimane anche dopo aver controllato per un gran numero di caratteristiche del tipo di attività, del debitore e la struttura del mercato del credito.
Le imprese femminili resistono alla crisi ma occorre stabilire modalità e comportamenti che siano di supporto alla nascita e al consolidamento delle imprese. Sulle difficoltà di accesso al credito e sull’ analisi critica del rating di Basilea3, ascoltiamo Isa Maggi, presidente Sportello Donna Pavia e Rete Bic Italia Net, un’associazione no profit che si occupa di favorire la creazione di imprese.