Le prime donne dell'Afghanistan

da | Nov 21, 2014 | Donne dal mondo

Bamyan la si può considerare una città virtuosa per lo spazio che le donne stanno conquistando

Dal 2005 Habiba Sarabi  è governatrice, mentre da pochi giorni Tabiba Khawary è presidente del Consiglio provinciale. È ora di credere nel rinnovamento sociale.

“È ora di credere nelle capacità delle donne afghane.
Queste sono le prime parole di Tabiba Khawary dopo la sua elezione avvenuta in Afghanistan come presidente del Consiglio provinciale di Bamyan, a 170 km a est di Kabul.
È la prima donna a ricoprire questo ruolo in una città che aveva già avuto il suo primo record al femminile. In una votazione locale, domenica 16 novembre, la 31enne ha ottenuto i voti di cinque dei nove membri del Consiglio. L’ex-attivista sociale, deputata indipendente, va ad aggiungersi alla già ormai consolidata presenza della governatrice Habiba Sarabi.
Il governo provinciale della città di Bamyan è all'avanguardia in Afghanistan nell'emancipazione femminile, e ha la sua prima donna governatrice dal 2005. Habiba Sarabiè infatti una delle riformatrici della ricostruzione dopo il ritiro dei talebani dal Paese. In precedenza aveva ricoperto il ruolo di ministra della condizione femminile durante il governo Karzai dal 2002 al 2004.
A Peacereporter aveva detto dopo sei mesi dall’investitura: Le donne di qui sono state felici per la mia nomina, non tanto perché sono una donna, ma perché non sono né un signore della guerra né un fondamentalista islamico, come sono invece la media dei governatori in questo Paese.
Ovviamente il fatto che una donna, in una società come quella afgana, ricopra un posto di governo e abbia alle sue dipendenze dei collaboratori maschi ha rappresentato per le donne di qui un segnale di speranza che ha dato loro coraggio, che ha dimostrato loro che le cose possono cambiare, che le donne non sono destinate a un ruolo subalterno ma possono arrivare anche dove arrivano gli uomini. Per il resto, perché cambi veramente la condizione femminile, non basta certo una governatrice donna: ci vuole lo sviluppo.