Il MOICA, movimento italiano casalinghe, fondato da Tina Leonzi, che ho già intervistato in questa rubrica, nasce da una comunità d'intenti reale tra donne che sanno essere sorelle. Quanto è difficile collaborare ad un progetto comune se non si smussano gli angoli del proprio ego, quanto è difficile fare corpo senza schiacciare l'altra, quanto è difficile essere protagoniste pur essendo gruppo. Credo siano queste la maggiori difficoltà che si incontrano nei progetti comuni, ma se si avverte quel sentimento universale che fa delle donne sorelle della stessa madre terra, e madri di progetti atti a migliore la condizione femminile, allora tutto può essere migliore. Progetti capaci di valorizzare le donne a partire dalle più piccole manifestazioni. Così ho chiesto a tre donne del Moica, che conosco personalmente, di dire la loro idea sulla sorellanza e la loro esperienza nel Moica.
In ordine alfabetico: Adriana, Alba e Augusta.
Adriana Pontoglio – Responsabile Segreteria Nazionale
“Mi sono avvicinata al Movimento alcuni anni fa, conoscendo di fama Tina Leonzi e ho trovato disponibilità, attenzione, vera partecipazione ad attività e progetti sempre legati alla condizione femminile ed in particolare alla valorizzazione del lavoro familiare, scopo del movimento stesso. La mia se pur breve esperienza, paragonata a quella delle nostre Socie storiche e fondatrici, è assolutamente positiva e, da un punto di vista personale, di crescita continua avendo l’opportunità di essere giornalmente a contatto con la nostra Presidente Nazionale. Una, cento, diecimila donne: tutte diverse ma proiettate verso un obiettivo comune importante e impegnativo, portandosi appresso il proprio mondo e rimanendo sempre individualmente protagoniste: questo per me è il MOICA”.
Alba Dell'Acqua – Presidente Moica Matera
“Vengo da una famiglia numerosa, ho quattro sorelle, mia madre ne aveva sette. La sorella di sangue è colei che ti sostiene, non ti giudica, che ti accetta così come sei. Poi ci sono le sorelle del Moica, che mi spingono a migliorare, a confrontarmi a mettermi in discussione e andare oltre i miei limiti. E poi sono sorelle anche le donne che ti feriscono e ti tradiscono, anche loro ti insegnano a crescere, a guardarti dentro e a capire che la fiducia non va data a tutti”.
Augusta Amolini – Presidente Moica La leonessa Brescia
“Non è un principio superiore che crea la sorellanza, ma è sicuramente un sentimento che la regola. Quindi come tale non si può provare verso tutte. La sorellanza è come il coraggio per Don Abbondio: “una non se la può dare”, la deve sentire! Per me la sorellanza esiste, e quando meravigliosamente si realizza, diventa un mastice potentissimo. Non è solo il cuore che la produce ma soprattutto il cervello. Sono gli ideali, i principi, le inclinazioni, il sostegno, l'accoglienza, la condivisione e la buona complicità il brodo di coltura in cui si sviluppa. In mancanza anche di un unico ingrediente viene meno il senso di identificazione e molte intese si assottigliano, a volte fino a scomparire. Le donne che si avvicinano al Moica sono spesso alla ricerca inconsapevole di sorellanza. Spesso deluse, o loro stesse persone che hanno deluso aspettative di altre donne, perché il focus imprescindibile di questo argomento è la ricerca continua e il desiderio di trovare delle amiche. La soluzione per questa ricerca risiede nella sostituzione del verbo: non bisogna avere amiche, ma essere amiche!”
Maria Giovanna Farina ©Riproduzione riservata