L’estate Feminism è “In forme diverse”
Feminism non vi abbandona, e nell’ambito di Diva’s Jazz, con la collaborazione di Archivia, la Casa internazionale delle donne, LeSconfinate, Muovileidee, dà vita all’originale rassegna di eventi In Forme Diverse che si terrà nei mesi di luglio e settembre nel Giardino della Casa internazionale delle donne in via San Francesco di Sales1b, a Roma. Si tratta di presentazioni, spettacoli teatrali, concerti, in cui i molteplici fili della scrittura, della musica e del teatro si intrecciano a formare combinazioni inedite, e a ricordarci che le rivolte delle donne, che siano remote nel tempo o attualissime, trovano sempre nuove e coinvolgenti forme di espressione. Si parte martedì 2 luglio alle ore 19, con la presentazione di “Iran. La lunga marcia delle donne”, edito da All Around, il libro in cui la giornalista di lungo corso Nadia Pizzuti ripercorre approfonditamente la storia delle battaglie delle donne iraniane per la conquista dei loro diritti, iniziata già alla fine degli anni Novanta e poi divampata dopo l’assassinio di Mahsa Amini. Partecipano l’attivista iraniana Parisa Nazari e la scrittrice Maria Rosa Cutrufelli; coordina Loretta Bondì, presidente di Archivia.
Un doppio appuntamento, presentazione e concerto, è previsto per mercoledì 10 luglio, per celebrare donne di canto e di lotta. Alle ore 19, nell’incontro coordinato da Maria Palazzesi della Direzione di Feminism con Bianca Cimiotta della FIAP e Omerita Ranalli del circolo Gianni Bosio, la cantante e musicista Lavinia Mancusi ci trasferirà nel mondo di Violeta Parra, Mercedes Sosa e Chavela Vargas, appassionatamente ricostruito nel suo libro “Revolucionaria!”edito da Red Star Press. Seguirà alle 21 il concerto-con il patrocinio della Casa della Memoria e del circolo Gianni Bosio- in cui Mancusi farà rivivere le loro canzoni insieme al gruppo di musicisti composto da Mauro Menegazzi, Iacopo Schiavo, Denise Di Maria, Nicolò Pagani, Gabriele Gagliarini.
Si torna all’Ottocento per scoprire figure di donne cancellate dalla Storia nello spettacolo teatrale di Chiara Bonome “Le sfacciate meretrici”, previsto per venerdì 12 luglio, alle ore 21.In questa pièce che ha ispirato anche l’omonimo libro pubblicato da All Around, sono le donne che hanno animato il Risorgimento a prendere la parola.
Mercoledì 17 luglio alle ore 19 è di scena Tezeta Abraham, attrice etiope naturalizzata italiana, per raccontare il suo avvincente memoir “Nostalgia ”edito da Harper Collins, storia di una fuga lontana nel tempo e di un meditato ritorno a Gibuti. All’incontro, realizzato in collaborazione con la libreria Griot, intervengono la scrittrice Madia Mauro e Isabella Peretti dell’associazione LeSconfinate.
Attrice, performer e qui anche nelle vesti di regista insieme a Christian Angeli, Giuditta Cambieri ha raccolto la sfida impegnativa di confrontarsi con le poesie ad alta tensione che Anna Segre ha dedicato, nel suo “A corpo vivo”(Marietti), alla potenza eversiva del desiderio: ne è nato “Cerniera”, spettacolo che va in scena giovedì 18 luglio alle ore 21.
Tre importanti appuntamenti ci aspettano a settembre. Si inizia mercoledì 4 settembre alle ore 18,30 con la presentazione del libro di Laura Marzi “Raccontare la cura” edito da Futura nella collana Sessismoerazzismo, cui intervengono la filosofa Maria Luisa Boccia e Antonella Petricone, socia fondatrice di BeFree. Già edito in lingua francese, “Raccontare la cura” è un testo dall’insolita prospettiva che muove dai care studies per approdare alla critica letteraria, interrogando un libro particolarmente significativo quale “Slow man” di J.M. Coetzee in cui emergono l’aspetto perturbante della cura e le dinamiche di potere da cui è investita.
Dalla famigerata sezione 209 del carcere di Evin, a Teheran, l’attivista Narges Mohammed, premio Nobel per la pace nel 2023, non smette di far sentire la sua voce e di metterla al servizio di altre. “Più ci rinchiudono più diventiamo forti”, edito da Mondadori, che viene presentato giovedì 5 settembre alle ore 18,30 da Parisa Nazari, raccoglie le testimonianze di dodici donne detenute insieme a lei. Con la tenace convinzione che non si può smettere di lottare contro la dittatura e la violazione dei diritti umani, perché “la vittoria non è facile, ma è certa”.
In pieno accordo con la sua originale formulazione, la rassegna si conclude, giovedì 19 settembre alle ore 21, con “Un volo leggero, per rispondere con la vita”: un racconto in canti e musica, animato dall’Ashira Ensemble e dalla voce suggestiva e potente di Evelina Meghnagi che sa unire tempi e mondi lontani.
Maria Vittoria Vittori