Il tribunale di Milano segue la svolta della Cassazione: l' "eccessiva morbilità" del dipendente, per quanto incolpevole, crea disagi all'organizzazione aziendale specie in caso di weekend, ponti e ferie – Ordinanza 1341/15 – 11 giugno 2015
“Lavativi” licenziabili. Milano segue la svolta di Roma, il tribunale lombardo si getta nella scia della Suprema corte: l’alto numero di assenze dal servizio, per quanto incolpevoli, integra lo scarso rendimento del dipendente che fa scattare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo. E ciò perché la prestazione discontinua non risulta più utile al datore, costretto a cambiare di continuo l’organizzazione aziendale per via del lavoratore cagionevole di salute, che spesso dà forfait a ridosso di weekend, ponti e ferie, creando malcontento tra i colleghi chiamati alle sostituzioni. È quanto emerge con l’ordinanza 1341/15, pubblicata dalla sezione lavoro del tribunale di Milano, che con un’ordinanza emesso nell’ambito del rito Fornero si rifà in modo esplicito alla autorevole recentissima e condivisibile giurisprudenza della Cassazione, inaugurata dalla sentenza 18678/14 (cfr. “Sì al licenziamento per le assenze “tattiche” se la malattia è sempre agganciata ai giorni di riposo”, pubblicato il 4 settembre 2014).