L’impiegato deve assistere il padre, il giudice ordina all’amministrazione di trasferirlo vicino a casa
Così si applica l’azione di adempimento prevista dal nuovo codice del processo amministrativo
Orientamento: nuovo Consulta massima e sentenza relative all’articolo
Il poliziotto ha diritto a stare accanto al padre invalido. E il Viminale deve trasferirlo nella provincia di Chieti, vicino a casa, per consentire l’assistenza: è lo stesso giudice amministrativo a ordinarlo all’amministrazione. È quanto emerge da una recente sentenza del Tar Lombardia.
Senza indugi
Potenza del nuovo codice amministrativo: arriva una delle prime condanne legittimate dall’azione di adempimento prevista dal D.lgs 104/10. Il nuovo codice del processo amministrativo offre al giudice un potere di condanna senza restrizione di oggetto, modulabile a seconda del bisogno differenziato emerso in giudizio o, all’occorrenza, quale sbocco di una tutela restitutoria, ripristinatoria ovvero di adempimento pubblicistico coattivo. Insomma: il giudice amministrativo prende in considerazione il rapporto regolato dell’atto amministrativo in modo da scrutinare la fondatezza della pretesa sostanziale azionata, sempre che non vi si frapponga l’ostacolo dato dalla non sostituibilità di attività discrezionali riservate alla pubblica amministrazione. E in questo caso il poliziotto, figlio unico, ha il diritto di essere avvicinato a casa per curare il padre affetto da una grave malattia. Il Tar, dunque, decide di provvedere senza indugi.