Maltrattamenti più abbandono d’incapace al marito che riduce al minimo le cure alla moglie malata, 13 marzo 2013

da | Mar 13, 2013 | Anno 2013

Maltrattamenti più abbandono d’incapace al marito che riduce al minimo le cure alla moglie malata
Bastano condizioni «deteriori» per integrare il reato ex articolo 572 Cp: decisiva la rinuncia all’infermiere. Specialità esclusa con l’articolo 591 Cp

 
Si becca la condanna per maltrattamenti in famiglia, oltre che per abbandono d’incapace, il marito che, complice un nuovo amore, riduce sempre più le cure alla moglie gravemente malata, fino a farla ritrovare in uno stato di abbandono, relegata in una zona periferica della casa. Affinché si configuri il reato ex articolo 572 Cp, infatti, non è necessario che le condizioni di vita imposte alla parte offesa siano del tutto «inumane»: risulta infatti sufficiente che si dimostrino immotivatamente «deteriori» rispetto al passato. Va poi escluso ogni rapporto di specialità con la norma incriminatrice di cui all’articolo 591 Cp, laddove il maltrattamento in famiglia e l’abbandono di incapace sono fattispecie diverse sia rispetto ai beni giuridici tutelati sia rispetto alle condotte perseguite. È quanto emerge dalla sentenza 10994/13, pubblicata dalla seconda sezione civile della Cassazione.