Intervista a due
Intervista a Maria Giovanna Farina di Cristina Perciaccante (la foto di M.G.Farina è di Rosa Colacoci)
Cos’è un consulente filosofico?
È un filosofo che ha deciso di rendere la materia pratica, vale a dire fruibile e comprensibile a tutti per farla diventare cura. La cura filosofica si basa sul dialogo, alla ricerca delle difficoltà della persona, per trovare strategie atte alla risoluzione. Personalmente ho ideato un metodo che una volta appreso si può applicare alle future difficoltà e non è valido solo per il quesito che si pone attualmente al consulente.
Come ti è venuto in mente di fare questo mestiere?
Tanti anni fa, quando seppi che negli USA il filosofo stava imponendosi come curatore di anime, nel senso filosofico l’anima è la psiche, l’interiorità, da li mi sono detta: provaci. A partire dal 2002 ci ho provato e ne sono felice perché la filosofia ha salvato anche me; per prepararmi ed essere in grado di aiutare mi sono però sottoposta a lunghi anni di analisi psicoanalitica. È necessario essere liberi da ogni retaggio, stereotipo e preparati anche in altre discipline come la psicologia per intraprendere l’avventura della pratica filosofica.
Qual è il percorso che più ti ha “segnato” nell’intraprendere questa attività?
Ti rispondo con una frase: “l’essere donna” specialmente quando ho fondato Heuristic Institution, ora andato in pensione, dove ho sperimentato, fatto ricerca autofinanziata: lì ho compreso che il mio metodo funzionava. Mi sono fatta le ossa e questo non me lo può sottrarre più nessuno, purtroppo noi donne dobbiamo fare il quintuplo della fatica, ma per fortuna ci siamo abituate…
Cosa ti ha spinto a scrivere e cosa affronti nei tuoi libri?
Raccontare con stile divulgativo la filosofia e le sue applicazioni pratiche. I miei libri sono tutti percorsi di crescita grazie alla mia vicenda personale, alle esperienze che ho conosciuto con la professione e alla ricerca. “Ho messo le ali” è la storia di una consulenza filosofica on the road dove una donna smarrita e fiaccata dal non amore trova riscatto grazie all’incontro con un filosofo…negli altri libri affronto tematiche come l’amore, la musica, la violenza di genere.
Intervista a Cristina Perciaccante di Maria Giovanna Farina
Come ti è nata l'idea di crearti questa professione?
La mia attività è nata nel 2014 da una esperienza personale. Dodici anni prima mi ero dedicata un anno sabbatico per seguire mia figlia. In realtà sono 14 anni ormai che mi aspettano perché, nel frattempo, ho imparato ad investire e oggi i soldi lavorano per me, senza bisogno che lo faccia io. Questo percorso personale mi ha fatto capire tante cose, approfondite poi istruendomi anche con tutti i mezzi possibili (corsi, letture, ecc), la più importante delle quali è che se ce l’ho fatta io, chiunque può farcela. Da qui la necessità di condividere, soprattutto con le donne, tutto ciò che ho imparato.
La tua vita è cambiata con questo lavoro? E se sì come?
La mia vita è cambiata da quando ho preso in mano le redini delle mie finanze. Condividere le mie nuove competenze e vedere altre donne che iniziano a cambiare atteggiamento nei confronti del denaro e del loro futuro finanziario non solo mi riempie d’orgoglio ma mi spinge a credere che non tutto sia perduto.
Tu ci dai suggerimenti su come investire i risparmi e farli fruttare, perché dovremmo fidarci?
Io non do suggerimenti su come investire. Non sono un promotore finanziario! Sono un educatore finanziario, che è molto diverso. Io non vendo investimenti, vendo la conoscenza. Quindi da me non avrete mai un consiglio riguardo a che azione o obbligazione acquistare. Da me scoprirete come si sceglie uno strumento finanziario, cosa evitare e cosa invece è giusto per voi. Prima di tutto si deve capire dove ci si trova poi si fanno i piani per arrivare dove vogliamo e quindi si identifica lo strumento giusto. Solo in seguito si analizzano i vari strumenti e si approfondisce la loro conoscenza. Ma il mio ruolo è far comprendere come funziona ogni strumento finanziario, non dire cosa comperare. Ci tengo a sottolineare questo perché con me si impara ad essere autonome, non a delegare ad altri la scelta degli investimenti.
Le donne come considerano il tuo lavoro? E gli uomini si fidano?
Ho avuto moltissime soddisfazioni da parte di donne di tutte le età e condizioni sociali. Vedere i loro progressi mi riempie d’orgoglio ogni giorno. Gli uomini hanno un ego diverso e, anche se sbagliano, a volte fanno fatica ad ammetterlo, anche se non bisogna generalizzare. Ho avuto “maschietti” molto attenti che hanno modificato il loro approccio verso la finanza e il futuro in generale, ma è sulle donne che, per ora ho puntato.