Il padre voleva il trasferimento a un liceo pubblico in quanto ritiene il ragazzo «viziato», ma per le fragilità del figlio è sconsigliato un radicale mutamento di abitudini durante il corso di studi – Decreto, 29 marzo 2017
E scuola privata sia, con buona pace del padre. Anche se il minore, dice l’uomo, ha «atteggiamenti da ragazzino viziato». In caso di conflitto insolubile fra i genitori sulle scelte educative del figlio minore deve intervenire il giudice e la scuola pubblica resta l’opzione principale.
Ma si può anche decidere di derogarvi se il minore risulta già iscritto a un istituto paritario e le fragilità caratteriali del giovane sconsigliano un mutamento così radicale durante il corso di studi.
È quanto emerge da un recente decreto pubblicato dalla nona sezione civile del tribunale di Milano