Voci da una rivoluzione che continua, a cura di Marina Santini e Luciana Tavernini – Il Poligrafo ed.
Una figlia che si lamenta di avere una mamma femminista. E una madre che, aiutata da tantissime testimonianze di donne che quel periodo lo hanno vissuto in prima linea e ne danno testimonianza, inizia a scrivere, perché non si perda il senso di quel che è stato, perché si capiscano i diritti che a molte ragazze sembrano scontati, perché le figlie possano riprendere un cammino di rivendicazione mai concluso. Ne viene fuori una ricchissima testimonianza di quel che siamo, tutte: chi allora era in piazza e chi no, chi quel tempo lo ha vissuto a traino di madri impegnate e spesso assenti, chi si è fatta carico di portare avanti la ricerca di strade altre. Una genealogia al femminile, scritta da chi e per chi, per natura, ha un corpo che può farsi due, una sorta di maternità fra donne che si tramanda, in un concatenamento di passi che proseguono uno dietro l’altro e che non ci sarebbero se, dietro e avanti chi cammina, non ci fosse un’altra donna, pronta a sostenere e spronare. Una genealogia di cui farsi ereditiere, per sapere da dove arriviamo e dove vogliamo andare.