Minni è un concentrato di femminilità.
Rappresenta tutto quello che ogni donna vorrebbe: sensualità, proporzioni, bocca voluttuosa, gambe dritte. Sempre elegante senza strafare. Non può fare a meno dei tacchi, come ogni donna mignon. Adora fiocchi e maniche a sbuffo, cosa c’è di più aggraziato? Sempre un passo indietro ma sempre avanti con il pensiero. Insomma Minni è la migliore donna-compagna che si possa trovare. Il fortunato è Topolino, il topo che la Walt Disney disegnò nel 1928 e che da allora ha accompagnato tutte le generazioni successive degli amanti del fumetto.
Topolino, che non incarna il maschio muscoloso, tutta forza e poco cervello, ha in sé una saggezza ed un coraggio che non può che conquistare, oltre a Minni tutto il pubblico. Protettore dei più deboli e, ovvio, della sua amata.
Formeranno insieme una coppia instancabile. Non si lasceranno mai, neanche per scherzo o per rabbia, collaboreranno nel rispetto, nell’amicizia, nella parità dei ruoli.
Non immuni dai classici e riconoscibili difetti di genere, l’uno sarà impulsivo, spaccone quanto basta, coraggioso fino all’inverosimile. Ma saprà accettare, sopportare, l’altrettanta sagacità della sua Minni. Sostenendosi l’un l’altro, formeranno la coppia per eccellenza del mondo dei cartoni animati, la loro storia d’amore una delle più durature.
Esempio per grandi e piccoli, di un pubblico senza età né genere, in ogni parte del mondo, la loro relazione sarà un esempio anche culturale. Poi evolutosi nel corso degli anni, per continuare a dialogare nelle fasi di cambiamento. Ma Minni e Topolino resteranno, nella loro essenza, sempre un esempio di come va vissuta una relazione.
Minni, nata forse con l’intenzione di farne una coprotagonista delle avventure di Topolino, ha sempre via via modificato il suo comportamento rivestendo una personalità sempre più definita. Una figura centrale nella storia, impegnata ad uguale misura nell’affrontare avventure e la soluzione di problemi. Sempre insieme a Topolino.
La loro non rappresenta solo una storia d’amore.
Ha assunto un valore simbolico atemporale che si è adattato ai bisogni della creatività, ai gusti mutevoli del pubblico e alla modernità dei cartoni di nuova generazione restando sempre e comunque un riferimento rilevante anche per le nuove generazioni.